In principio c’è stato Vacanze di
Natale che ha aperto la strada all’inesauribile serie dei cosiddetti
“film-panettone”, le commedie spensierate in uscita esclusivamente in
prossimità delle feste natalizie. Adesso Alessandro D’Alatri con
Commediasexy propone un
“film-pandoro” (definizione data scherzosamente dallo stesso regista ndr).
La sua ultima fatica dopo i successi di
Casomai e
La febbre, è una commedia che
vuole diversificarsi dalle ormai classiche pellicole vacanziere, e bisogna
dire che già solo l’intenzione di regalare un’alternativa al pubblico che
desidera trascorrere un paio d’ore delle tanto agognate vacanze di natale al
buio di una sala cinematografica, è da lodare.
Gli elementi di questa commedia, molto commedia e naturalmente poco sexy -
se non consideriamo la prorompente bellezza della protagonista Elena
Santarelli che, nei panni quasi di se stessa, è invece molto sexy – sono: il
triangolo amoroso, il tradimento, gli equivoci e un brillante cast di volti
noti del cinema italiano, con la new entry del televisivo Paolo Bonolis. La
storia che come una commedia che si rispetti fotografa la realtà dei nostri
tempi, scava in particolar modo tra i malcelati intrighi che coinvolgono il
mondo della politica e quello dello spettacolo Lo stimato onorevole Bonfili
(Bonolis), padre di due gemelle e sposato con Pia (Stefania Rocca)
un’elegante donna dell’alta borghesia con la passione per i corsi di cucina,
ha una relazione segreta con Martina, un astro nascente del varietà
(Santarelli). Le voci di una probabile liaison tra l’onorevole e la
showgirl corrono rapidamente tra le stanze del Palazzo, e “l’apprezzato
padre di famiglia Bonfili” e “l’uomo di potere Bonfili” rischierebbero così
di diventare presto preda di alcuni giornali scandalistici. All’onorevole
serve una soluzione: drastica e veloce.
è qui che entra in gioco l’autista di Bonfili, Mariano (Sergio
Rubini) un onesto lavoratore, fedele, padre di due ragazzini e sposato con
l’ipocondriaca Dora (Margherita Buy). Il disegno dello scaltro onorevole
prevede un improvviso viaggio a Parigi con tutta la famiglia e soprattutto
l’affidamento della sua amante al suo leale e servizievole autista. Il piano
viene attuato e subito dopo arrivano i servizi sui giornali di costume, con
tanto di foto. Se da una parte però viene pubblicato il reportage della
famiglia Bonfili unita e felice al parco di divertimento Disneyland di
Parigi, dall’altra arriva il resoconto fotografico della nuova love story
tra Martina e Mariano. Ma si tratta soltanto di una paparazzata o i due
hanno adesso davvero una relazione? Queste sono le domande che si pone
l’ormai spaurito onorevole Bonfili.
D’Alatri riesce a far divertire con una regia composta e priva di
manierismi, ed una sceneggiatura che riesce a sfruttare bene i vari ruoli
degli attori, anche di quelli che hanno parti minori. Da citare un
esuberante e stravagante Rocco Papaleo nei panni dell’agente della giovane
Martina, e Michele Placido nelle vesti di un appassionato maestro di cucina.
Il prodotto convince ma non stravince. Ingiustificabile la debolezza del
regista che nell’ultima parte del film lascia che Bonolis emuli
impietosamente il suo idolo Alberto Sordi. E poi perché affibbiare all’opera
la caratterizzazione di film natalizio d’autore?
è comprensibile la scelta per
chi non ne ha mai fatto parte di inserirsi nel mercato natalizio come in una
corsia preferenziale che concede maggiore visibilità alla pellicola. Va bene
l’alternativa in una produzione in questo periodo dell’anno da troppo tempo
ripetitiva, ma perché misurarsi con gli altri film natalizi sottolineandone
l’autorialità come se fosse un elemento che aprioristicamente lo rende
migliore degli altri?. E se non fosse uscito a Natale?
Voto: 25/30
28:12:2005 |