MA QUANDO ARRIVANO LE RAGAZZE?
di Pupi Avati
Con:
Claudio Santamaria, Paolo Briguglia, Vittoria Puccini, Johnny Dorelli

di Luciana APICELLA


Torna ai giorni nostri Avati, dopo il viaggio nella Bologna di inizio secolo de IL CUORE ALTROVE. E ancora una volta è un viaggio nei sentimenti, in quel Tutto personalissimo eppure universale di cui è impastata l’esistenza di ciascuno di noi. Così da contraltare alla storia di amicizia amore delusioni aspettative frustrate malcelate gelosie e rivalità - tutta la ridda quotidiana eppure sempre così sorprendente e nuova di sentimenti e emozioni - stanno le comete, che compaiono aritmicamente, con la brevissima storia delle loro apparizioni (soltanto una frase sullo sfondo blu notte del cielo), a scandire la vicenda narrata.

Il personalissimo e l’universale, la prospettiva cosmica che però non annega la vicenda umana nella meschinità dell’immensamente piccolo, anzi l’accompagna con un tocco di tenera indulgenza, e le dà luce.
Nick e Gianca si incontrano su un treno per Perugia, per l’ammissione alla scuola di musica dell’Umbria Jazz. Hanno vent’anni e al braccio le custodie dei loro strumenti, sax e tromba. Gianca, figlio della buona e calcolatamente ipocrita borghesia bolognese, è stato avviato alla musica dal padre, pianista mancato, piegato dal rammarico di una carriera sfumata (il bravo Johnny Dorelli che regala al suo personaggio tutta l’energia compressa di una lunghissima assenza dal grande schermo ed offre una bella interpretazione della tristezza della vecchiaia, col suo fardello di rimpianti e rancori) che tenta attraverso il figlio il suo riscatto. Nick non ha molto da perdere. La tromba l’ha trovata in una macchina rubata, capitata per caso all’autolavaggio nel quale lavora, e per quello ha iniziato a suonare, non sa nulla di teoria e solfeggio ma ha un talento straordinario, unito al fascino bohemienne dell’artista nato. Inevitabile che il suo valore venga rapidamente fiutato da un gruppo di discografici milanesi che ascoltano in uno scantinato semivuoto l’esibizione della band che i due hanno messo in piedi. La sua partenza costringe Gianca a gettare la spugna e ad abbandonare il suo sogno. Con rabbia ma umiltà accetta l’evidenza: la passione non basta, a lui manca quel tocco di imponderabile genialità che rende Nick un grande musicista. L’amore per la bella Francesca (la Puccini finalmente liberata da pizzi e crinoline dell’Elisa televisiva, e convincente) pur se tormentato dalla rivalità che tra i due nasce per lei (che sposerà Gianca, innamorata della venerazione che egli ha per lei più che dell’uomo) finirà per bastargli. E Nick come una cometa sparirà per sempre dalle loro vite, dopo aver brillato in maniera così intollerabilmente forte per un istante.
Un film piacevole e delicato, che forse non raggiunge la poesia de IL CUORE ALTROVE ma che siamo sicuri otterrà un discreto successo di pubblico, anche perché ampia, come ci dicono i fratelli Avati durante la conferenza stampa, sarà la distribuzione. Un racconto sincero, e certo a tratti autobiografico, sull’amicizia al maschile, quel legame così unico, viscerale e cameratesco, complice e scevro da eccessive complicazioni che sa unire gli uomini più di quanto - ahimè - non sappia unire le donne tra loro. Ma anche un film sul desiderio, sulla vocazione e la realizzazione sincera di sé, sul confronto generazionale, sulla constatazione così amara e struggente del tempo che passa fino a quando ci si accorge che è arrivato il momento in cui non si chiede più con eccitazione e trepidazione “… ma quando arrivano le ragazze?”, anch’esse comete, concretizzazione del desiderio, delle promesse, delle great expectations che durano troppo spesso un solo brillantissimo istante.
 

Voto: 27/30

04:02:2005

MA QUANDO ARRIVANO LE RAGAZZE?
Regia: Pupi Avati
Anno: 2004
Nazione: Italia
Data uscita in Italia: 04:02:2005
Genere: Commedia