
Le avventure del giovane Frank Abagnale (DiCaprio), tratte dalla sua autobiografia:
mago della truffa, camaleontico trasformista nonché seduttore gentlemen
che negli anni sessanta mise in scacco l’FBI accumulando una fortuna falsificando
assegni e assumendo innumerevoli false identità.
Il film parte dalla cattura di Frank in Francia e poi, in un lungo flashback,
ricostruisce i momenti salienti della sua incredibile storia: le frustrazioni
familiari (il divorzio dei genitori, la triste parabola dell’amato padre
interpretato da Christopher Walken), le mirabolanti imprese (dai 16 ai
21 anni si spaccierà, con successo, per professore di francese, pilota
di linea, medico, avvocato e altro ancora), il lungo rimpiattino con l’agente
Carl Hanratty (Hanks), l’altro adulto che saprà capirlo e che gli offrirà
un’altra possibilità.
La vicenda a lieto fine di Frank Abagnale, uno “zelig” furfante ma dal
cuore tenero (la sua vicenda ricorda quella di F. W. Demara, imbroglione
trasformista dalle cui imprese era stato tratto nel 1960 il film “Il grande
imbroglione” interpretato da un brillante Tony Curtis) si prestava ovviamente
a molteplici letture.
Mr. Spielberg, per una volta lontano dalle meraviglie della tecnologia,
con poco tempo e denaro a disposizione, ne approfitta per costruire una
parabola favolistica, sincera e nostalgica, sull’ingenuità di una giovane
nazione (l’America degli anni sessanta che i colori morbidi e la fotografia
ovattata di Janusz Kaminski avvolge in un’aura miticizzante) che presto
avrebbe perso la sua innocenza e che si riflette in un protagonista per
cui tutto sembra solo un grande gioco. Un epoca in cui le ragazze si facevano
ammaliare da una divisa e due occhi dolci, le famiglie si ritrovavano
per cantare davanti alla televisione, e in cui uno studentello adolescente
poteva infinocchiare l’FBI per anni mettendo a segno truffe in lungo e
in largo attraverso gli Stati Uniti e anche fuori.
Evidentemente il regista sentiva l’esigenza di tornare ad un cinema più
classico e genuino, fatto di attori in carne ed ossa, di recitazione,
dialoghi, luci, scenografie reali, e dove gli unici effetti speciali sono
le storie vere in cui “la realtà supera l’immaginazione”. Smussando gli
elementi drammatici della vicenda e relegando i momenti riflessivi in
secondo piano (la solitudine del protagonista, il desiderio di fuggire
dalla mediocrità e dal conformismo, il problematico rapporto con gli adulti),
Spielberg costruisce una commedia vivace ricca di ritmo e ironia, che
permette ad un gruppo di attori bravissimi di esaltare le proprie doti
e che sa ritrovare nella storia di Frank il gusto e la leggerezza di un
epoca e di un cinema che non esistono più.
Il vero Abagnale compare nel ruolo di una guardia che cattura Frank-DiCaprio
nel paesino francese.
Voto: 27/30
Link:
http://www.uip.it/provaaprendermi/
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