da 62ma mostra del cinema di venezia

PROOF

di John Madden
Con Anthony Hopkins, Gwyneth Paltrow

   di Federica FERRARI

 

Il film tratta di un mistero la cui soluzione sta in un non meglio identificabile luogo tra le certezze della matematica e i cambiamenti di prospettiva dell’esperienza umana, e ha a che fare con valori intangibili che sono difficili da verificare: la fiducia, l’amore e la sanità.
Stando alle dichiarazioni dello stesso regista, Proof, nel suo senso primario, si riferisce a una formulazione matematica in cui una ‘particolare ipotesi deve essere provata da un processo di deduzione matematica’. Proof pone questo assunto teoretico di fronte al mondo dell’umana esperienza, dove non ci sono certezze da provare, quantità da misurare, dove la verità non si dà se non in quanto soggettiva, relativa, definibile solamente contestualmente attraverso la dialettica dell’interazione e dell’esperienza.
Proof è la storia di una giovane donna, Catherine (Paltrow) schiacciata dal passato di un padre (Hopkins) geniale e allo stesso tempo pazzo, e angosciata da un futuro di identità incerta. La sua è un’identità minacciata dall’osmosi, dove non si riesce a definire un limite tra ereditarietà di figlia e individualità in quanto soggetto.
La verità che Catherine sta cercando, sta nella misura in cui ha ereditato dal padre genio e follia, nella misura in cui quello che fa è prodotto suo o del padre, nella misura in cui ha diritto a un’esistenza e a un destino di persona autonoma.
In questo senso la portata del film va oltre la favola sul genio, il tema della malattia, andando a riguardare i presupposti stessi del soggetto e trattando con un certo tatto e realismo la complessità dei rapporti familiari. In questo senso si distingue dall’essere una versione al femminile del recente film di Ron Howard. Ma l’utilizzo di canovacci non troppo originali, il registro che pur evitando il patetismo comunque si dimena tra il melanconico e il sentimentale, senza d’altro canto spingersi nemmeno in questo senso, mancando di effetti emotivi di particolare intensità, non ne fanno un capolavoro. L’impressione che si ha uscendo dalla sala è quella di un vorrei ma non posso, di un film che sfrutta un tipo di tematica che il pubblico delle sale ha già assaggiato e dimostrato di apprezzare, ma che per evitare l’americanata ad effetto si sia mantenuto su uno stile indefinito, di scarsa presa emotiva, che manca di incisività.
 

Voto: 25/30

09:09:2005

 

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proof

Regia: John Madden
Anno: 2005
Nazione: USA
Data uscita in Italia: 03:03:2006
Genere: Drammatico