predators di Nimród Antal
con Adrien Brody,
Alice Braga |
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23/30
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Sequel e remake: parole d'ordine della Hollywood dei giorni
nostri. Come a dire: finché c'è vita c'è speranza, l'importante è lasciare
il finale aperto. Le nuove generazioni dello shopping nel multisala
consumano in fretta e dimenticano presto? Ecco un film che ne rispecchia il
carattere e fa rientrare (ampiamente) i costi del cast e degli effetti
speciali.
Nell'originale del 1987, protagonista Arnold Schwarzy, una
squadra di soldati veniva inviata nella giungla guatemalteca dalla stessa
CIA per una missione segreta di salvataggio destinata a rivelarsi ben presto
una mera operazione di copertura. Nell'interpretazione dell'odierno
Rodriguez l'extra-mondo assomiglia piuttosto ad classico schema da Gdr, o a
un videogame, dove inaspettatamente personaggi non molto rispettabili (c'è
una morale anche qui) vengono predestinati al ruolo di pedine, o prede, e
scaraventati in un arena interstellare con il compito di morire
essenzialmente il più tardi possibile, cavie umane a nervi scoperti con
punti di forza e debolezza tutti da succhiare per gli E.T. alla consolle. Il
Pov degli alieni è chiaramente privilegiato e gustosamente a raggi X
ultra-infra-rossi. Sapiente e misurata, la Mdp di Nimrod bracca le prede
senza correre (non ce n'è bisogno in un mondo che ha un confine fisico del
tipo Colonne d'Ercole-lodevole). Lo scarto di ritmo fra il piano della
ripresa e quello dei colpi di scena, particolarmente ben orchestrato e
coerente, accresce non di poco il godimento del pubblico, che non manca.
Lo stesso non si può dire (parere personale) del contenuto
dei dialoghi, volutamente non complessi? Ok, si sa che il vuoto cerebrale
ben ripaga la suspense, ma l'imbarazzo dilaga, Alice Braga si impaluda, e si
arriva a tratti all'ilarità dell'intera sala all'unisono (ehm.. era un film
comico..?) 17:08:2010 |
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predators
Regia
Nimród Antal
DUI: 14
luglio 2010 |
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