PARADA non è un semplice
film. Piuttosto è un film semplice che racconta una, tante storie difficili.
In particolare quella vera del clown di strada Miloud Oukili, giovane grande
eroi dei nostri tempi.
è la storia di una conquista,
dell’amicizia fra il clown franco algerino Miloud e i bambini di Bucarest:
poveri, drogati, malandati, costretti a vivere nel sottosuolo della città,
nelle condotte dove passano i tubi del riscaldamento. Bambini che vivono di
furti e di prostituzione, fra cartoni e materassi putridi e puzzolenti;
diffidenti, incattiviti, privi di sogni. Solo Miloud, con il suo naso rosso
e un modo di fare che ha qualcosa di magico, riesce a scavare un passaggio
nel loro animo, a conquistare i loro cuori, a ridargli la speranza. Miloud
insegna ai bambini di Bucarest, i cosiddetti “boskettari”, il concetto di
rispetto verso se stessi e verso gli altri: insieme a loro dà vita a
un’associazione (Parada appunto) e a uno spettacolo circense che esordisce
nelle piazze della città che ha visto i ragazzi crescere come randagi e
arriva con successo nel resto del mondo.
Ciò che fa del film di Marco Pontecorvo (noto direttore della fotografia) un
film prezioso e speciale è la sua forte e commovente verità. Una verità
narrata come una favola e con grande rispetto, senza alcuna ricerca
spasmodica di suscitare pietà verso i suoi (tra l’altro bravissimi)
protagonisti.
PARADA non è dunque solo un bellissimo lungometraggio.
è un insegnamento, un
esempio, una luce, una speranza. Uno di quei film da guardare ammirati, col
naso (rosso) all’insù.
19:09:2008
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