i padroni della notte

di James Gray

con Joaquin Phoenix, Mark Wahlberg,

Robert Duvall, Eva Mendes

di Luisa SCARLATA

 

26/30

 

New York, fine anni Ottanta. Sono lontani i tempi del Il Padrino, in cui la famiglia era il fulcro della vita e per essa si era disposti a  tutto. La famiglia raccontata oggi è piuttosto il tuo peggior nemico.

Famiglie dalle quali scappare o rifuggire, famiglie da rinnegare, da  tradire (Onora il padre e la madre) e da cui si viene traditi. Ed è questa la famiglia che James Gray - a 7 anni dal suo ultimo e non molto fortunato The Yards - ci racconta a fosche tinte (che in molte scene ci ricordano per colori, ambientazioni, soundtrack e location il Carlito's Way del grande Brian De Palma) nel poliziesco I padroni della notte interpretato da un quartetto affiatatissimo che non sbaglia un colpo: Joaquin Phoenix, così naturalmente tormentato da  non aver nemmeno quasi bisogno di recitare, Mark Wahlberg, reduce dalla sua memorabile interpretazione in The Departed, il grande Robert Duvall ed Eva Mendes, fresca di rehab e splendida in questo  ruolo che le rende merito. James Gray, però, non arriva fino in fondo  al suo intento e, quasi pentito dell'incipit del film, fa dietro  front e con una sorta di parabola del figliol prodigo ci riporta nei parametri del moralismo e del buonismo all'americana (figli che si pentono, padri che perdonano, fratelli che si riappacificano ed esprimono ad alta voce il bene che si vogliono). Così, se da una parte è certamente lodevole e interessante la riflessione sul tormento, sul dilemma, sul dualismo intrinseco alla condizione umana e sebbene la storia non perda mai il ritmo e tenga sempre alta l'at-tensione dello spettatore, il film perde però via via di originalità e un poco, alla fine, delude. Ma non nel finale. Quando Bobby (Phoenix) riceve il diploma di polizia, gli sembra di scorgere Amada (Eva Mendes) tra i presenti alla cerimonia. Ma è solo un'illusione che fa male e, soprattutto, è la metafora di un tormento che a dispetto del suo cambio di rotta e di condotta, non abbandona il personaggio lasciandolo in balia di quella che volente o nolente è la sua natura. Buonismo sì, ma non fino a questo punto.

E di questo rendiamo grazie a Gray.
 

20:03:2008

We Own The Night
Regia: James Gray
Stati Uniti 2007, 105'
DUI: 14 marzo 2008
Genere: Drammatico