onora il padre e la madre

di Sidney Lumet

Con: Ethan Hawke,Marisa Tomei

Albert Finney, Philip Seymour Hoffman

di Federica PALMISANO

 

30/30

 

Una cosa è sicura: quando le luci si spengono e tutti si alzano in platea, un senso di sollievo pervade il corpo. Era solo un film, finzione, irrealtà. Ma è proprio così? Infatti, il film non si discosta tutto sommato dalla realtà dei nostri giorni dove i peggiori delitti e violenze avvengono tra le mura domestiche. Ma sicuramente non è questa la sede per affrontare un discorso più che altro sociale. Ritorniamo al nostro film. Sebbene sia stato più discontinuo di un Kubrick o di uno Scorsese, Lumet è sicuramente uno dei più grandi registi americani, sia per la maestria registica che per il dono/fortuna di aver diretto magnificamente dei grandi attori nazionali e internazionali.
Onora il padre e la madre è un film difficile da catalogare nell’elenco tradizionale dei generi: non è un “giallo” , anche se c’è una rapina di mezzo, non è un “noir” nonostante il contrasto tra passioni e tormenti che agita i protagonisti. Forse l’unica categoria che gli si addice di più è sicuramente “tragedia” . Si, si tratta di una vera tragedia anche e soprattutto a livello umano: una tragedia quotidiana ambientata in una New York molto semplice, caratterizzata da “piccoli” borghesi alle prese con i vari problemi economici e con una routine matrimoniale da risvegliare. Onora il padre e la madre è la tragedia della mediocrità e della immoralità, il ritratto senza speranza di un mondo che ha perso ogni possibile dignità e orgoglio.
Due fratelli apparentemente diversi e contrapposti decidono di realizzare il “colpaccio” che porrà fine alle loro vite mediocri e senza futuro economico.
Andy (Philip Seymour Hoffman) propone al fratello minore Hank (Ethan Hawke) di svaligiare la gioielleria degli anziani genitori. Conoscono perfettamente il locale e i suoi allarmi avendoci entrambi lavorato, una pistola giocattolo basterà per impaurire l'anziana commessa e l'assicurazione si occuperà di risarcire i proprietari. La refurtiva consentirà allo squattrinato Hank di mantenere i suoi impegni con l'ex consorte e Andy potrà fuggire con la moglie Gina (Marisa Tomei) verso quella Rio che nella primissima scena li aveva visti ritrovare per una volta la passione sessuale.
Naturalmente niente andrà come deve: Hank non ha il coraggio di fare il colpo da solo e ingaggia un balordo che "per entrare nella parte" usa una vera pistola. Invece della commessa semicieca nel negozio c'è la madre (Rosemary Harris) e la rapina si conclude con due corpi sul pavimento: il balordo ucciso e la madre trasportata in coma all'ospedale. è da questo momento che il film inizia veramente: il padre non si dà pace per l’accaduto e inizia a seguire una propria pista investigativa che lo porterà a scoprire la dura e cruda realtà.
La trama del film è però presentata con un montaggio davvero particolare: partendo dalla rapina (che poi verrà ripresentata) zig-zaga nel tempo, prima e dopo l’assalto alla gioielleria. è un tipo di montaggio che abbiamo ritrovato anche in altri film, come 21 grammi, Memento, ma il surplus di questo film è che la sceneggiatura e il montaggio stesso sono costruiti non per “rimontare” i piccoli pezzi di un puzzle, ma sono costruiti per smascherare l’abiezione, l’immoralità e l’inumanità dei vari personaggi. Il tutto è costruito per farci scoprire e aprire gli occhi sul lato oscuro delle persone che incrociamo tutti i giorni, capaci di tradire il fratello con sua moglie (ciò che fa Hank con Gina tutti i giovedì) o di falsificare la contabilità dell'ufficio per pagarsi periodiche iniezioni di eroina (ciò che fa Andy). Non si tratta, però, di un film incentrato sui “luoghi comuni” del Male, ma è qualcosa di più profondo e forse anche di più squallido atto a rivelare l’altra parte dell’uomo, che esiste ma non è necessariamente cattiveria pura, ma è il lato meschino, vigliacco dell’uomo che non riesce ad affrontare i problemi e la routine quotidiana. I due fratelli Hanson, non sono dei balordi, dei rapinatori o degli assassini, ma sono due uomini incapaci di affrontare la vita nel vero senso della parola. Sono degli ingenui e che pagheranno molto cara la loro ingenuità.
In Onora il padre e la madre, la tragedia del sangue diventa la tragedia della mediocrità imperante, dove la vita perde ogni significato perché non ne hanno più parole come morale o amore filiale o rispetto altrui. Il tutto è racchiuso nell’ultima indimenticabile e agghiacciante scena tra padre e figlio che fa si che al termine della proiezione, e all’accendersi delle luci in sala, un pesante e rumoroso silenzio sovrasta anche la melodia dei titoli di coda.
Con onore.
 

28:03:2008

Before the devil knows you're dead
Regia: Sidney Lumet
Stati Uniti 2007, 123'
DUI: 14 marzo 2008
Genere: Drammatico