
Ambientato a Torino nel 1993, l’ultimo film del vincitore del premio Solinas
del 1997 Rolando Colla, racconta le vicende di Agnese, un architetto che
si trova suo malgrado alle prese con la storia di profugo bosniaco. Reuf,
questo il nome dell’uomo, ha vegliato sul padre di Agnese prima che morisse,
nella casa di riposo per reduci dalla guerra. Il medico della casa di
riposo cerca di aiutare i profughi bosniaci ma il comandante, dopo aver
scoperto i suoi traffici di permessi di soggiorno ed i suoi viaggi ingiustificati
verso l’est, gli impedisce di partire ancora.
In Bosnia è rimasta la figlia minore di Reuf: Agnese, morto il
padre, cerca rifugio in un viaggio di speranza. Così, mentre Reuf
resta prigioniero in un campo profughi svizzero, Agnese viaggia in un
paese sconvolto dalla guerra.
Un film che parla delle atrocità della guerra ma mettendo l’accento
più sulle conseguenze riportate dagli esseri umani che sull’ostentazione
di bombe e carri armati.
Il regista inserisce anche immagini di repertorio molto toccanti ma lo
fa al momento giusto e senza esagerare.
Anna Galiena conferma di essere una delle migliori attrici italiane interpretando
un ruolo non facile di donna combattuta tra la sua vita di tutti i giorni
e la possibilità di riscattarsi con un gesto di solidarietà.
Ottima l’interpretazione di Senad Basic che recita nei panni di Reuf.
La pellicola, prodotta dalla Peacock film svizzera e dalla Micla film
italiana, è distribuito dall’Istituto Luce.
Voto: 26/30 |