da 62ma mostra del cinema di venezia

OGNI COSA è ILLUMINATA

di Liev Schreiber
Con Elijah Wood, Boris Leskin

di Riccardo FASSONE

 

Già apprezzato nella veste di presidente radiocomandato nell’ultimo lavoro di Jonathan Demme, THE MANCHURIAN CANDIDATE, presente al Lido l’anno scorso, Liev Schreiber compie il salto definitivo, spostandosi dietro la macchina da presa per dirigere questo EVERYTHING IS ILLUNMINATED, singolare opera indipendente (o quasi, visto che di mezzo c’è anche la Warner) tratta dall’omonimo romanzo di Jonathan Safran Foer. Elijah Wood, che qui sfodera un paio di occhiate da serial killer timido già viste in SIN CITY e uno straniante look da white collar, interpreta un giovane ebreo americano che torna in Ucraina, terra dei suoi avi, per ripercorrere le tappe della vita del nonno, fuggito negli Stati Uniti all’epoca delle persecuzioni naziste. Il film di Schreiber è sottile ma efficace, visivamente suggestivo, sebbene, vuoi anche per l’ambientazione balcanica, spesso decisamente Kusturciano; gli interpreti funzionano alla perfezione e contribuiscono ad ammantare la pellicola di quel feeling da vecchio continente che tanto piace in America. Si avverte forse troppo nettamente il passaggio tra la prima parte della storia, decisamente più leggera e sostanzialmente basata sullo strampalato racconto di Alex, la guida ucraina del personaggio interpretato da Wood, ed una seconda metà più malinconica e in definitiva meno riuscita, che titilla la sensibilità dello spettatore con qualche forzatura romantica di troppo, mantenendosi in sostanziale equilibrio sull’orlo del baratro del patetismo. Interessante, sebbene, vista l’appartenenza alla sezione Orizzonti, avremmo sperato in qualcosa di più coraggioso.
 

Voto: 24/30

04/09/2005

 

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OGNI COSA è ILLUMINATA

T.O.: Everything Is Illuminated
Regia: Liev Schreiber
Anno: 2005
Nazione: Stati Uniti d'America
Data uscita in Italia: 11:11:2005
Genere: Drammatico