
E’ bizzarro notare come la scena iniziale di Off Key abbia lo stesso sapore
che lascia l’intero film. In questa scombinata parodia delle vite dei
tre tenori, infatti, i protagonisti, Ricardo (Joe Mantegna) Fabrizio (Danny
Aiello) ed Armand (George Hamilton), chiudono il loro concerto intonando
una versione lirica di Guadalajara, con tanto di Sombreri e ballerini
mascherati. Il pubblico fischia indignato per lo spettacolo grottesco
e di cattivo gusto e i tre divi finiscono per litigare e decidono di non
cantare mai più insieme. Così le loro vite si separano, almeno fino a
quando, dieci anni dopo, Armand non decide di sposare la figlia di Ricardo.
Sullo sfondo di una spettacolare villa nell’entroterra francese, i due
fidanzati organizzano il matrimonio e per l’occasione invitano anche gli
altri due tenori: Ricardo, in quanto padre della sposa e Fabrizio che
ha sposato la madre della sposa (Anna Galiena), ex moglie di Ricardo.
E così i tre si rincontrano, ma mentre Armand e Fabrizio sono ancora sulla
cresta dell’onda, Ricardo non canta più da anni ed è pieno di debiti.
Allora, decide di vendere tutti i suoi mobili per assoldare una prostituta
(Claudia Gerini) che reciti la parte della fidanzata innamorata e che
lo sostenga nel suo piano di voler organizzare un nuovo grande concerto
con i vecchi (ed ancora famosi) ex-amici.
Il film scorre piuttosto lentamente nella prima parte, dove l’attenzione
è tutta rivolta all’intreccio, nel tentativo di capire le varie parentele
e combinazioni. Forse penalizzato da un montaggio poco dinamico, Off Key
si riprende nella seconda metà, dove il ritmo è più veloce e anche le
trovate narrative e sceniche sembrano più coerenti con l’intento dell’opera.
Ed infatti, la sequenza che vede i tre tenori in gara con i loro giovani
antagonisti (i nuovi tre possibili talenti della lirica) in una ironica
performance de "La Traviata" è sicuramente una delle più belle dell’intera
pellicola.
Ma malgrado il cast (Anna Galiena è bravissima anche se la parte non le
calza a pennello; ma anche Claudia Gerini se la cava, nonostante la sovrabbondanza
di smorfie), l’idea accattivante e un finale perfetto (i tre tenori si
cimentano nella Macarena davanti ai regnanti di Spagna!), Off Key risulta
per lo più una bozza poco sviluppata e priva della sottigliezza e dell’ironia
necessarie per la riuscita di una commedia.
Voto:
23/30
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