nessuna verità

di Ridley Scott

con Leonardo DiCaprio, Russell Crowe
Altri interpreti: Mark Strong, Simon McBurney

di Matilde CASTAGNA

 

25/30

 

Una bomba a orologeria pronta ad esplodere ad ogni stacco di inquadratura, personaggi che si muovono a braccio su tre scacchiere incrociate e nascoste, l'occhio puntato sulla zona più rovente del nostro tempo, il Medio Oriente di Osama Bin Laden, con Nessuna Verità Ridley Scott (Black Hawk Down, Il Gladiatore, American Gangsters) si riconferma uno dei più grandi nomi del cinema d'azione.
Roger Ferris (Leonardo DiCaprio) è l'uomo migliore di cui dispongono i servizi segreti americani, in luoghi dove la vita umana non vale più delle informazioni che può dare. In situazioni che lo portano ad un passo dalla morte, la sopravvivenza stessa di Ferris spesso dipende dalla voce che si trova all'altra estremità di un telefono segreto - il veterano della CIA, Ed Hoffman (Russel Crowe). Creando le sue strategie tramite un computer portatile nei quartieri periferici, Hoffman è sulle tracce di un importante terrorista che ha organizzato una serie di bombardamenti eludendo la più sofisticata rete di servizi segreti del mondo. Per attirare allo scoperto il terrorista, Ferris dovrà insinuarsi nel suo mondo tenebroso, avvalendosi dell'aiuto dell' intelligence giordana e cercando di conquistarne la fiducia, ma più Ferris si avvicina al suo obiettivo e più scopre di non essere più sicuro di niente e nessuno, se non di se stesso.
Accattivante la performance della coppia protagonista: DiCaprio e Russel Crowe. Dalla relazione fra i due scaturiscono a tratti vere e proprie scintille, ma anche punte di genuina ironia (spassosa la scelta di un Crowe sovrappeso, con pancetta e bimbi recapitati a stregua di meri pacchi postali) in grado di allentare, con beneficio del pubblico, l'apnea della suspence e l'inesauribile sequenza di colpi di scena, sostenuti nel crescendo da una generosa tensione fisica di Leonardo DiCaprio.
Scott, che della pellicola è anche co-produttore insieme a Donald De Line (The Italian Job), si è avvalso della collaborazione di William Monahan (Oscar per la sceneggiatura di The Departed) e dell'ottima fotografia di Alexander Witt, già talento indiscusso nel ruolo di operatore alla macchina/direzione di seconda unità negli inseguimenti mozzafiato di Casino Royale, Hidalgo, Speed. Il risultato è un'alchimia incalzante fra i dettagli ravvicinati, l'alternarsi dei vari punti di vista sui personaggi dalle molteplici camere che il regista padroneggia, e il più ampio respiro delle riprese con elicottero, in planata dai grattacieli moderni di Washington D.C. alle brulle distese di terra rossa di mezzo Oriente.
Nuovamente un dualismo, tra il respiro classico di Ridley Scott, da un lato, e la rapidità vitale dell'informazione a tempo zero, dall'altro; nuovamente il contrasto, fra le nuove armi di natura ipertecnologica (portatili, cellulari, satelliti sparsi come l'occhio di Sauron, persino un - discutibile - hacker in stile neo Andy Warhol), e l'antica arte della guerra, da sempre fedele soltanto a se stessa, rozza e brutale, fatta di sangue vero e vite umane che non contano.
Doppia rimane la trama fino all'epilogo, nonostante l'esplicito tentativo, forse irrisolto, di mediazione culturale e psicologica nel personaggio di Ferris, il mondo resta diviso, fra buoni e cattivi, e l'informazione, come già sapevamo, è la sola arma reale del nuovo potere: che vinca il migliore, se c'è, nessuna verità.
 

20:11:2008

Body of lies
Regia: Ridley Scott
Stati Uniti 2008, 128'
DUI: 21 novembre 2008
Warner Bros
Drammatico