NOSOTRAS
di Judith Colell

NOSOTRAS, ovvero noialtre, le donne. Si sa che il Cinema delle Donne (gli organizzatori sono una cricca di femministe recidive e coraggiose) privilegia le storie tutte al femminile che denunciano i deliri di onnipotenza dei maschietti o sondano mondi in parte sconosciuti come il lesbismo. Questo lungometraggio in concorso rientra a pieno titolo nella prima categoria: ritaglia e cuce insieme pezzi di vita, storie di donne comuni, donne ferite, dagli uomini, da altre donne, da se stesse. I numerosi personaggi ricoprono una fascia d'età che va dai vent'anni alla menopausa e strati sociali diversissimi: dall'operaia alla ricca borghese, dalla prostituta alla donna in carriera. Donne emancipate, in fuga da un passato che le voleva solo come madri e mogli esemplari, donne che però madri esemplari lo sono davvero pur lavorando come i mariti, se non di più, ma soprattutto donne forti e determinate che ottengono sempre quello che vogliono. Le poche figure maschili del film non sono certo edificanti: deboli ed inconcludenti oppure violenti e taccagni. Eppure sono figure determinanti nella vita delle donne, nel bene e nel male, come a dire: non possiamo fare a meno degli uomini neanche volendo. Vista la grinta dei personaggi, gli uomini fanno bene a temere le donne, ma invece di crogiolarsi nel loro smarrimento dovrebbero cercare un nuovo equilibrio al di là dei ruoli tradizionali.
NOSOTRAS è un film molto "alla moda" anche per quanto riguarda la struttura: l'intreccio tra storie diverse che dopo Tarantino ha influenzato moltissimo cinema, basti pensare a MAGNOLIA o al recente TRAFFIC di Soderbergh. Tuttavia quest'espediente funziona solo se i personaggi sono caratterizzati molto bene, altrimenti lo spettatore non riesce più a ricollegare un volto e la storia a cui appartiene. Come avviene in questo caso, anche se le attrici sono tutte molto brave. E poi certe barocchismi in sceneggiatura (come la donna che oltre ad essere picchiata e tradita dal marito si ritrova pure due figli nazi-skin!) sono pericolosi senza lo zampino di un maestro del genere come Almodovar.
NOSOTRAS risulta piuttosto "faticoso" anche perché è un film molto parlato: le confidenze fra donne sono momenti importanti per capire la psicologia femminile, ma forse le parole andavano dosate un po' meglio. Perciò mi sento di "salvare" soprattutto un'immagine che di parlato non ha proprio niente: una donna-manager piange davanti allo specchio e mentre le lacrime le stanno ancora scendendo lungo il viso, cerca di ricomporsi truccandosi affannosamente. E' l'immagine di una donna forte, coraggiosa che però, diversamente dagli uomini, riesce ancora a piangere.

Elena SAN PIETRO
03 - 01 - 02


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