NON BUSSARE ALLA MIA PORTA
di Wim Wenders
Con
Sam Shepard, Jessica Lange, Eve Marie Saint, Tim Roth

di Emilio RANZATO


Howard Spence (Shepard), famoso attore di western stanco degli stravizi della vita da star, abbandona improvvisamente il set di un film per andare a trovare l’anziana madre (Saint) nella cittadina dove è cresciuto; qui verrà a sapere di avere un figlio, nato dalla relazione con la proprietaria di un bar locale (Lange). Malgrado siano passati quasi trent’anni, Howard proverà a rimettere insieme i pezzi del suo passato.
Wenders torna alle proprie ossessioni (L’America, il cinema, la dissoluzione dei rapporti familiari) con uno sguardo più sereno e divertito rispetto al passato. Ed è proprio questa ironia un po’ disillusa a smussare gli angoli di una sceneggiatura (scritta dal regista con Shepard) che rischia di mettere ancora una volta troppa carne al fuoco, ed a lasciare, anche volutamente, troppi nodi irrisolti nei rapporti fra i personaggi; così come la bellissima fotografia di Franz Lustig, ispirata ai quadri di Hopper, riesce ad esprimere un senso di straniamento e di contaminazione “postmoderna” del paesaggio che il testo affida in modo più didascalico e stucchevole all’invadenza dei soliti simboli della modernità.
Il film deve i suoi scompensi al fatto che Wenders, come quasi tutti i registi europei, non riesce a cogliere il cuore profondo dell’America; il suo fascino, al modo in cui ci si avvicina sino a sfiorarlo.
Ballata sulla perdita di punti di riferimento affidata intelligentemente a tre capisaldi (tutti generosi) del cinema che fu, a conferma della sua origine più culturale che artistica.
 

Voto: 25/30

29:09:2005

NON BUSSARE ALLA MIA PORTA

T.O.: Don't come knocking

Regia: Wim Wenders
Anno: 2005
Nazione: Stati Uniti d'America

Data uscita in Italia: 30:09:2005
Genere: Sentimentale