Niente paura è
un film documentario in cui ci viene raccontato come siamo, come questo
paese sia cambiato negli ultimi trenta anni, attraverso i racconti di
persone comuni e non, accompagnati dalle canzoni e le sensazioni dello
stesso Luciano Ligabue.
L’intenzione è quella di far riflettere e coinvolgere emotivamente lo
spettatore sulla situazione attuale del nostro paese e sulla evidente
assoluta necessità di cambiamento.
Piergiorgio Gay è riuscito a realizzare un documentario in cui le storie
vengono raccontate in una forma non diaristica, in cui racconti e musica si
fondono meravigliosamente.
Si parte così dalla musica e dalle parole di Luciano Ligabue che ci parla
con una punta di rammarico del nostro splendido paese, di come osserva la
mancanza del suo progredire e di quanto comunque lo ami profondamente. Già
un amore pieno di contraddizioni.
Ma il messaggio di fondo che ne deriva, la sensazione che si ha durante
tutto il documentario è quello della speranza. Qualsiasi cosa accada, non
dobbiamo farci rubare i sogni, perchè come dice Volo, se ci facciamo rubare
i sogni non ci alziamo più la mattina.
In realtà ognuno di noi ha già tutto dentro di se e la prima vera
rivoluzione, ci dice Luciano, deve avvenire dentro di noi. Quella
rivoluzione che ci fa capire, sottolinea Soldini, che come in mare oggi io
salvo la vita a te, domani la salvi tu a me. Quella rivoluzione che ci deve
impedire di rimanere in silenzio di fronte alle ingiustizie di qualsiasi
tipo. Saviano, senza timore, denuncia il fatto che oggi gli africani si
ribellano alla mafia, mentre gli italiani sono troppo spaventati, abituati.
Dobbiamo capire che non tutti possiamo essere attaccanti, ma che sono
indispensabili (e forse sono i veri eroi) i mediani che lavorano e faticano
di più senza prendersi la gloria.
Quella rivoluzione che come dice Paolo Rossi ci deve far tornare ad essere
un popolo che partecipa e non un pubblico immobile. La cultura è la vera
ricchezza e l’attore ironicamente propone una polizia che obblighi le
persone a leggere.
Ligabue riflette sulla Costituzione mostrando come oggi i primi 12 articoli
sembrano il manifesto dell’utopia. La Costituzione è fondamentale, come dice
Veronesi, perché è la Bibbia dei laici, è il testo sul quale basano la
propria etica. Bisogna riaccendere l’amore per il proprio paese e l’orgoglio
di essere italiani. Oggi moltissimi non sanno quale ricorrenza sia il 2
Giugno e la bandiera nazionale appare solo quando gioca la nazionale.
Don Luigi Ciotti ci dice che in questo periodo dobbiamo “resistere” a tutto
quello che non va in questo Paese, perché resistere ha la stessa redice
latina di “esistere”, esserci attivamente.
Si tratta di diritti, di valori, di dignità.
In un’intervista il giudice Falcone ci parla del coraggio. Il coraggio che
sa convivere con la paura, non il coraggio dell’incoscienza.
Ascoltando questi grandi uomini si avverte la sensazione che siamo chiamati
tutti ad uno scopo più alto in questa vita. Ligabue ci dice di aver trovato
il suo scopo scrivendo canzoni. Sente che quando scrive è come se reggesse
lo specchio a qualcuno, infatti spesso gli capita di sentire che le sue
canzoni vengono interpretate in un modo completamente diverso da quelle che
erano le se intenzioni. Ognuno gli dà un significato personale.è
felice di sentire che le sue canzoni possono essere utili per
qualcuno. Utili a riflettere, a gioire, a commuoversi, a sperare, anche solo
ad accendere una scintilla.
E sembra che di scintille ne accenda veramente molte, dando coraggio e
speranza ai giovani con canzoni come “Il meglio deve ancora venire” o
“Niente paura”.
Infine ci ricorda che questo Paese è di chi lo abita e non di chi lo
governa.
11:09:2010 |