Un po’
Rocky e un po’
Karate Kid dei nostri giorni.
Così potrebbe essere descritto in sintesi
Never back down di Jeff Wadlow che vede tra i suoi protagonisti Cam
Gigandet, il cattivo del teen-drama “The O.C.” e soprattutto del film di
grandissimo successo Twilight.
Never back down racconta la storia di Jake Tyler (Sean Faris), un giovane
tormentato per la morte del padre per la quale si sente responsabile.
Trasferitosi con il fratello minore e la madre a Orlando, in Florida, Jake
viene ben presto assorbito dal nuovo ambiente. Dopo aver accettato l’invito
di una bella e attraente compagna di scuola, Jake si trova coinvolto in un
combattimento corpo a corpo, provocato da Ryan, il bullo del gruppo.
Nonostante sia uno sportivo dal fisico possente Jake rifiuta di partecipare
al gioco manesco finché, per difendere le persone a cui si affeziona, non si
trova costretto ad accettare la sfida di Ryan. Decide così di prepararsi
frequentando un corso di arti marziali, dove stringe un legame fortissimo
con il suo maestro...
Se da un lato Never back down
ricalca un copione già abusato e risulta
dunque prevedibilissimo nell’intero svolgersi della sua trama, dall’altro
rimane un film che “prende”, stilisticamente ben fatto (notevoli le scene di
combattimento per le quali Cam Gigandet è stato nominato agli MTV Movie
Awards), con una buona colonna sonora e una trama avvincente e ben adattata,
nel suo genere, ai nostri tempi.
Violenza e superficialità si contrappongono in
Never back down a buoni
sentimenti e saggi insegnamenti. A vincere, sfida dopo sfida (metaforica e
non) sono naturalmente i secondi in un finale che vede trionfare il giusto e
il meglio in tutti i suoi aspetti.
Come dicevamo nessuna grande sorpresa, a parte quella di trovarci comunque,
seppur nella sua ripetitività, davanti a un film che non solo non annoia ma
che fa piacere guardare.
28:11:2008
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