
I destini di Dave(Robbins), Jimmy(Penn) e Sean
(Bacon), amici d'infanzia segnati da un tragico evento - il rapimento di
Dave da parte di due pedofili proprio mentre i tre stavano giocando in
strada - tornano ad incrociarsi dopo molti anni nella Boston contemporanea.
Infatti Sean, diventato poliziotto, viene coinvolto nelle indagini sulla
morte della figlia diciannovenne di Jimmy (di cui emergono i trascorsi nella
malavita locale) e la pista degli indizi sembra convogliare i sospetti
proprio su Dave, che nel frattempo si è fatto una famiglia ma che si
trascina in una vita grigia e appartata. Dal romanzo omonimo di Dennis
Lehane sceneggiato da Brian Helgeland, Eastwood, questa volta solo dietro la
macchina da presa, dirige una complessa storia di fantasmi americani,
intrecciando in una cornice corale i temi della rimozione del dolore -
individuale e collettivo - dell'elaborazione del lutto, della resa dei conti
con il proprio passato e la propria memoria solcata da cicatrici, schegge
che riaffiorano e fanno male nonostante si cerchi in tutte le maniere di
nasconderle sotto un tappeto. Qui il tappeto è rappresentato idealmente dal
Mystic, il fiume che bagna la zona meridionale della più europea tra le
città americane, più volte inquadrato dall'altro: chissà quanta cattiva
coscienza cela sotto le sue acque apparentemente così calme. Forse in questo
film non tutto fila liscio, forse qualcosa sfugge o qualcosa è di troppo, ma
è indubbio che Eastwood dimostra una notevole capacità nel rimestare nel
torbido e restando fedele ad uno stile classico, lineare e rigorosissimo ci
mostra quello che si nasconde dietro la facciata, mette a nudo la nostra
fragilità, come il bambino che sfugge nel bosco inseguito dal lupo cattivo,
oltre il paravento di quello che ci piacerebbe essere ma che purtroppo non
siamo.
Voto: 28/30
09.11.2003
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