BENVENUTO MR. PRESIDENT
di Pjer Zalica
Con: Enis Beslagic, Bogdan Diklic
E con: Sasa Petrovic, Izudin Bajrovic

di Emilio RANZATO


Una piccola città bosniaca attende l’imminente arrivo del presidente Clinton. Una visita che presagisce il passaggio della cittadina sotto l’ala protettrice degli Stati Uniti, e che impegna a fondo la ristretta ed eterogenea comunità nel disperato tentativo di apparire pacificata e democratica dopo appena un paio d’anni dalla fine della guerra civile. Gli attriti fra le diverse etnie, e le scorie di prostituzione e traffico nero, non tarderanno ad emergere.
Bizzarra miscellanea di dolce e amaro questa opera prima di Pjer Zalica, autore in passato – all’interno dell’eroico gruppo di artisti Saga – di documentari e cortometraggi sui combattimenti e la vita quotidiana nella Sarajevo dei primi, tragici anni novanta. Zalica, infatti, concentra i momenti di violenza e commozione all’inizio e alla fine del film, lasciando la parte centrale ai suoi personaggi teneri e grotteschi, un piccolo teatro dell’assurdo fatto di prostitute, poliziotti e trafficanti, e condotto con una mano disincantata che in alcuni momenti sfiora quel cinismo sdrammatizzante tipico di tanti arrtisti dell’ex-Jugoslavia. Lo stile, spartano ed anarchico (le scene spesso non seguono una necessaria sequenza), è sintomo d’una vena creativa ancora acerba, ma allo stesso tempo riflette bene lo spirito di una realtà suo malgrado tragicomica, e l’equilibrio fra riflessione e leggerezza, ancorché schizofrenico, alla fine risulta riuscito, e contiene in sé una genuinità che non lo fa recepire come programmatico e che permette al film di accostarsi ad opere come LA VITA è BELLA o TRAIN DE VIE. Con un sottotesto come la guerra in Bosnia, poi, si poteva certamente osare di più, ma quando gli strumenti a propria disposizione non sono ancora raffinatissimi è preferibile peccare di modestia anziché di onnipotenza.
In attesa di una indispensabile maturazione, un esordio fresco, originale e a volte toccante, che trova una spontanea equidistanza fra disillusione e voglia di reagire.
 

Voto: 23/30

02.06.2004

 


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