modern no.2

di Mirai Mizue

animazione

  di Paola Alioto

 

29/30

 

Mizue Mirai appartiene alla classe dei giovani animatori nipponici indipendenti i cui lavori hanno prevalentemente carattere astratto, ma che hanno da sempre attirato l'attenzione degli appassionati per via della loro grande qualità.

A partire da Fantastic Cell, opera di esordio -  realizzato nel 2003, mentre frequentava la Tama Art University -,  Mizue Mirai inizia a elaborare le caratteristiche di uno stile divenuto poi il suo tratto distintivo: la cell animation, dove la forma base delle figure animate astratte è rappresentata da una cellula biologica. Le cellule, unendosi, scindendosi, danno vita a una vasta gamma di forme o per meglio dire “creature”, quasi delle amebe o meduse che danzano sulle note delle musiche di Tchaikovsky. 

Il rapporto di interrelazione/dipendenza tra musica e animazione è una costante dei suoi lavori, tanto è vero che, per dare vita ai suoi “personaggi”, Mizue sceglie prima la colonna sonora e su questa crea la “parte visiva”.

Modern No.2 è l'ultimo prodotto di questo genio dell'“abstract animation”. In un viaggio ipnotico di 4 minuti lo sguardo assiste ai continui cambiamenti di forma di un esaedro. È un'animazione minimale composta solo da linee rette che non deve, però, trarre in inganno: ogni dettaglio è curato fino all'inverosimile e  - come per tutti i suoi corti animati -  non vi è il ricorso all'utilizzo della CGI per animare le figure. Come un vero e proprio artigiano, Mizue Mirai disegna a mano ogni singolo fotogramma.

Geniale, innovativo, visionario: Modern No. 2 “sounds like a trip”!

 

09:09:2011