Jamal Malik è a una domanda
dal vincere 20 milioni di rupie.
Come ha fatto?
A: Ha imbrogliato
B: È fortunato
C: È un genio
D: È destino
È davvero in quei 20 milioni di rupie il suo destino?
È in quello studio televisivo che si consuma tutto il tuo destino?
È nell’amore che si nasconde il suo destino?
Il fascino misterioso di The
Millionaire si nasconde nel lontano sguardo su una Mumbai malfamata.
Dove sopravvivono forti disuguaglianze, osserviamo partecipi “due
moschettieri” attraverso il percorso dall’infanzia fino all’età adulta,
sviluppando personalità opposte con differenze culturali, umane, e sociali.
La straordinaria capacità di coinvolgimento nasce dalla delicata
introduzione a una realtà di fango e miseria, alla ricerca di qualcosa di
puro come l’amore di due giovani, indebolito dalla superbia adolescenziale
di Salim, un ragazzo desideroso di fama, che concluderà la sua esistenza nel
suicidio, rimediando ai suoi errori per lasciar spazio alla libertà e
all’amore.
"The Millionaire" è il nome del gioco a quiz a cui Jamal partecipa, un gioco
seguito in diretta tv, condotto da un uomo vittima del suo stesso fanatismo,
che cerca di manovrare il destino di Jamal, come per una rivalsa sulla
povertà da cui lui stesso proveniva, tutto ci viene mostrato apparentemente
fascinoso e illusorio in uno studio televisivo.
L’esperienza di Jamal ci viene raccontata per circa tutto il film da un
susseguirsi di flashback, che ci conducono nel misterioso caso della sua
esistenza, portandoci alla ricerca di un domani migliore attraverso una
dettagliata differenza di persone e di luoghi nell’India, tra bambini
sfruttati e adulti sfruttatori, dal degrado al lusso.
L’essenza di The Millionaire
sta proprio in questa combinazione tra spazio e tempo, che conduce fino alla
fine, dove la vittoria nello studio televisivo è solo un elemento di
distrazione ( come il Mac Guffin di Hitchcock) rispetto a quello che è il
vero trionfo del destino: l’amore al di sopra di tutto.
15:01:2009
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