Di per sé la vita di Harvey
Bernard Milk, primo consigliere comunale apertamente gay della storia, è un
bel film. Tuttavia, con MILK, il tocco di Gus Van Sant ci rende la storia e
l’avventura politica di quest’uomo coraggioso un film – se possibile –
ancora più bello e appassionante.
Harvey Milk è un quarantenne omosessuale che vive a New York. Deciso a voler
dare una svolta significativa alla sua vita decide di trasferirsi a San
Francisco con il suo fidanzato (James Franco). Qui Milk apre un piccolo
negozio di fotografia ma soprattutto dà vita, nel quartiere popolare di
Castro, al primo movimento gay della storia. Milk diventa il promotore e il
leader dei diritti degli omosessuali: per loro si candida a consigliere
comunale della città di San Francisco, chiedendo a gran voce pari diritti e
opportunità per tutti senza distinzioni né discriminazioni. Quando nel 1977
Harvey Milk viene finalmente eletto, non tutti sono d’accordo: Milk verrà
infatti assassinato da un invidioso e frustrato ex consigliere (Josh Brolin)
incapace di sopportare il suo declino politico...
Gus Van Sant abbandona con questo film il suo celebre stile, in favore di un
linguaggio più lineare e “classico” ma non per questo meno efficace.
L’incredibile storia degli ultimi otto anni della vita di Harvey Milk viene
narrata con dovizia di particolari e con una ammirevole ricostruzione
scenica di quegli anni (molte sono anche le immagini di repertorio presenti
nel film). Un cast eccezionale, a partire dal sempre più bravo Sean Penn,
fanno il resto.
MILK è un film importante perché riporta alla ribalta un eroe contemporaneo
che forse in pochi ancora conoscevano. Un uomo che ha cambiato la storia e
che con la sua forza di volontà e il suo coraggio è riuscito a segnare il
primo passo verso il diritto all’uguaglianza non solo degli omosessuali ma
anche di tutte quelle categorie a rischio di discriminazione come i neri e
financo gli ammalati.
Un film bello e impegnato. Da vedere, da consigliare.
05:02:2009
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