
Giovanni e
Maria sono in treno, lei è addormentata sulla spalla di lui, si desta e gli
chiede “dove siamo?”, “in Liguria” risponde serenamente lui, “ma dovevamo
scendere a Livorno, perché non mi hai svegliato?” replica dolcemente la
donna, “dormivi così bene” conclude l’uomo. Una sequenza della parte
centrale del film che prosegue e precede alcuni momenti gioiosi della
relazione che vive la coppia, pervasi da una voglia di libertà e da un senso
di fanciullesca inosservanza delle regole. Quasi una situazione di surplace,
di chi sa che il tempo continua a scorrere ma vuole attendere fino
all’ultimo momento prima di porsi degli interrogativi. Probabilmente è la
parte migliore del film, per una regia quasi anch’essa in
surplace,
che edonisticamente osserva la situazione e attende il momento di riprendere
il filo della propria disquisizione sull’amore. Purtroppo, è proprio il filo
del discorso che non viene ritrovato, perso nel tentativo di inserire un
legame con il periodo del fascismo, di tenere presente il romanzo di
partenza “Una relazione” di Cassola e di spiegare le evoluzioni di un
rapporto di coppia in maniera didascalica. Questa parte centrale del film,
infatti, segna una fase di transizione del rapporto tra i due protagonisti.
Nella prima parte, il ritrovamento di un amore di gioventù da parte di un
uomo deluso dalla monotona quotidianità del matrimonio, suscita impulsive
passioni, visivamente rappresentate da fugaci e clandestini incontri
sessuali. La paura di essere scoperti fa terminare la relazione, che
riprende, dopo il secondo ritrovamento, con uno spirito più sereno. Il
rischio della relazione adulterina è ora parte integrante di una coppia che
vuole amarsi, giocare e sentirsi libera. Maya Sansa, che ben interpreta
questo ruolo in bilico tra il piacere e il dovere, decreta la fine della
relazione impossibile quando il senso di responsabilità vince sull’interesse
personale. La terza e ultima parte, ambientata nel dopoguerra, mostra
l’incontro di Stefano Accorsi con la donna ormai sposata e con un bambino.
Un improbabile approccio di lui viene maternamente smorzato dalla
protagonista, decretando la fine della trasformazione di quella era stata in
un primo momento passione, in seguito amore e adesso soltanto un’amicizia
fraterna.
Voto:
20/30
08/09/2004 |