mar nero

di Federico Bondi

con Dorotheea Petre, Ilaria Occhini

Altri interpreti: Corso Salani, Vlad Ivanov

di Chiara TOGNOLI

 

27/30

 

Un film reale quello di Federico Bondi, vero, concreto, tangibile. Tangibile negli sguardi di Ilaria Occhini (che interpreta l’anziana Gemma) e in quelli di Dorotheea Petre (Angela, la sua badante rumena), tangibile nei piccoli gesti quotidiani, la spesa, le pulizie di casa, la pasta in tavola.
La vicenda delle due donne che si ritrovano a convivere per due necessità altrettanto drammatiche, è raccontata in modo pulito e scarno, grazie anche ad una fotografia impietosamente grigia e alla ricostruzione di un ambiente assolutamente non artefatto. Tutto nella casa di Gemma ci riporta alla casa che potrebbe essere dei nostri nonni, dalle piastrelle della cucina all’austero letto matrimoniale ormai destinato ad una sola persona, dal modesto bagno all’androne delle scale.
Proprio il famigerato androne diventa il crocevia delle malelingue della “gente”, i luoghi comuni sugli stranieri che invadono l’Italia sono incarnati dalla vicina ottusa che con spiccato accento fiorentino arriva ad accusare Angela di concupire l’anziano marito per spillargli soldi.
Il regista racconta la vera storia di sua nonna che, ormai molto anziana, negli ultimi mesi della propria vita ricevette cure e assistenza da una ragazza rumena. Dopo l’iniziale reticenza alla convivenza, Bondi racconta come si fosse creata una grande intesa fra le due donne accomunate dal bisogna di affetto e di comprensione. Il regista costruisce un finale come lo avrebbe voluto la nonna. Immagina cosa avrebbe fatto Gemma se non fosse stata costretta a letto nel momento in cui Angela fosse dovuta tornare al suo paese. Senza alcun dubbio l’avrebbe seguita, anzi, accompagnata.
L’ultima parte del film si svolge infatti in una straniante e devastata Romania sulla foce del Danubio. Un luogo fuori dal tempo in cui Gemma rivede la propria giovinezza, le strade con i cavalli le ricordano un’Italia che ormai stenta a riconoscere, un’Italia che corre troppo in fretta allontanando gli affetti. Gemma riferisce con malinconia a Enrico, suo figlio trasferitosi a Trieste (interpretato da Corso Salani): “Sai che Angela e i suoi amici quando è festa dormono per giorni anche in due sole stanze pur di stare vicini, pur di stare insieme?”.
Il languido fiume che accompagna il traghetto che riporta Gemma in Italia nell’ultima immagine del film, ci fa presagire che la storia scorre, ineluttabilmente, ma che il modo per cambiare la propria vita, o affrontarla nel modo più coraggioso e vitale possibile, esiste.
 

08:02:2009

mar nero
Regia: Federico Bondi
Italia 2008, 95'
Kayros Film
DUI: 30 gennaio 2009
Drammatico