Quella che a prima vista potrebbe sembra una
delle tante insipide parodie horror che ci hanno sommerso in questi ultimi
anni si rivela in realtà (almeno per una volta) una piacevolissima sorpresa.
Shaun of the Dead racconta della vita senza ambizioni di Shaun (Simon Pegg):
un over-trenta che passa le giornate a giocare ai videogames col proprio
coinquilino Ed (Nick Frost), uno dei tanti cloni del defunto John Belushi, e
che cerca di tenere in piedi la relazione con Liz (Kate Ashfield), ragazza
storica del protagonista, ormai stufa della vita da perdente di Shaun.
Proprio quando la storia con Liz finisce, a causa ovviamente della
negligenza di Shaun, Londra viene invasa dagli zombi (e l’uso inflazionato
di questa parola in questo genere di film diventa anche una gag ricorrente)
e questa sarà l’occasione per il protagonista di dimostrare alla propria
fidanzata di non essere un buono a nulla.
Naturalmente la trama (a dir poco inflazionata) non rende il livello
qualitativo di un film che è comparso dal nulla e a poco a poco ha
conquistato fama mondiale e rispetto di fan e di critici autorevoli (George
Romero ha pubblicamente espresso la propria ammirazione per questa
pellicola, e ha invitato gli autori a prestare un cameo nel prossimo film
della saga dei morti viventi Land of the Dead).
Per capire il successo (e soprattutto la qualità) ottenuto all’estero da
Shaun of the Dead, basta guardare cosa non ha funzionato, e tuttora non
funziona nelle commedie pseudo-horror post
Scream.
I film in questione puntano su un humour basso, alla
American Pie, e
utilizzano il sottofondo horror solo come ambientazione irrilevante,
cercando perlopiù di parodiare horror storici e blockbuster estivi in
maniera superficiale e ben poco divertente. Il segreto di
Shaun of the Dead
è invece quello di “omaggiare” i film dell’orrore in questione, con rimandi
quasi nascosti e umorismo molto più sottile.
Mentre poi film come Scary Movie non hanno una vera storia da raccontare, ma
hanno una struttura quasi a vignette, che tende a risultare troppo
dispersiva, Shaun of the Dead ci presenta personaggi credibili e una storia
ben costruita, tanto che a un certo punto c’è quasi un’inversione a 360
gradi dove l’umorismo viene messo momentaneamente da parte e ci si trova
improvvisamente a smettere di ridere per sperare che i nostri eroi alla fine
riescano a salvarsi (quanti horror recenti riescono in questa impresa?).
Il punto di forza di Shaun of the Dead risiede comunque nello humour, e a
questo proposito grande merito va dato ai due protagonisti Pegg (anche
co-sceneggiatore) e Frost, entrambi stelle della serie televisiva cult in
Gran Bretagna "Spaced" (inedita in Italia).
Ad oggi non si hanno ancora notizie di un eventuale arrivo nelle nostre sale
di quello che è probabilmente il film più divertente della stagione, ma sono
sicuro che prima o poi anche gli spettatori italiani potranno godere di
questa perla (Donnie Darko e
Hero insegnano).
Se comunque non volete aspettare o avete paura (a ragione) che il doppiaggio
rovini parte del divertimento, è disponibile sia negli States che nel Regno
Unito una ottima edizione Dvd che non esito a consigliarvi.
08:01:2005 |