BUG

di William Friedkin
Con Ashley Judd, Michael Shannon

di Marco GROSOLI

 

30/30

 

Agnes, donna non più giovanissima e dal passato turbolento, incontra Peter proprio quando l'ex marito, il manesco Jerry, esce di prigione. La milionesima variazione sul tema "lui, lei, l'altro"? nemmeno per sogno: Peter è un paranoico tormentato dal terrore dei micro-insetti. Il contagio sarà devastante.
Straordinario, nervosissimo apologo sulla dicotomia uomo-macchina, dove la macchina è in primo luogo l'uomo con la sua umanissima paranoia, che è sete inestinguibile di controllo, e dunque simultaneo desiderio di diventare macchina e terrore delle macchine. In altre parole, è sete di REGIA - e dunque Friedkin adattando questa piece di successo ripete la follia barocca e virtuosistica del suo Il salario della paura (1977), imbastendo un eccezionale gioco di anti-teatro, dove il teatro (la recitazione, la flagranza di un set che rispetta rigorosamente, e ossessivamente, l'unità di luogo, etc.) si lascia costantemente imperversare dall'ubiquità della macchina da presa, che turbina punti di vista e angolazioni in un "pulsare" ritmatissimo dello spazio. Per quanto eccellenti siano i due attori protagonisti (Ashley Judd e Michael Shannon), in Bug a recitare è lo spazio, i sussulti inarrestabili dei mille punti di vista possibili nello spazio, che si rincorrono senza posa. La regia, prendendo corpo, dà un corpo alla paranoia, e permette così un corpo a corpo tra lei e gli attori stessi. Dà un corpo alla simultanea attrazione-repulsione per la meccanicità (ovvero: per il cinema) che è la paranoia, il loro continuo scambiarsi di posto. Lo dice lo stesso Peter, "gli insetti sono la macchina", cioè la regia. La compulsione della macchina-cinema a produrre senso e comporre lo spazio materializza l'inesauribile sete di "pulizia" dell'uomo (dei personaggi), producendo un cortocircuito uomo-macchina degno dei più spericolati teoremi spielberghiani. Con la differenza che qui l'uomo si lascia stritolare urlando, con furia e piacere violento, da una macchina che lo comprime da dentro e da fuori.
Perché la follia paranoica di Peter prospera solo all'ombra del tenero istinto materno di Agnes, che a propria volta prolunga del tutto naturalmente il rimpianto del figlio perduto con i complotti paranoici più arditi.

 

20:05:2006

BUG

Regia: William Friedkin
Stati Uniti 2006, 102'

Genere: Horror