
Una storia d'amore tra Nicole (quattordici anni) e
Christopher (poco più grande di lei). La madre della ragazza lavora
di notte, ed i giovani hanno così a disposizione la casa di Nicole,
dove "giocano" ad interpretare marito e moglie. Nella vicenda
si inseriscono i turbamenti dell'età, mentre i due si lasciano
e si riprendono più volte.
MEIN STERN è il film vincitore del concorso lungometraggi in questa
edizione del Torino Film Festival. Un risultato che premia una regia davvero
esemplare: molto curata, abile ed essenziale.
La regista Valeska Grisebach getta uno sguardo delicato e, al contempo,
velato di un leggero distacco sulla vicenda dei due ragazzini.
La telecamera si muove in modo sapiente, disegnando immagini e sentimenti
senza alcuna sbavatura. Al di là degli indubbi meriti tecnici,
che comunque non scadono mai nel virtuosismo, rimanendo sempre funzionali
alla storia raccontata, il copione non è certamente originale.
La regia e la sceneggiatura, pur molto essenziali, hanno però il
merito di far emergere la purezza e l'innocenza di questo amore in modo
molto naturale, quasi che la regista si stesse limitando a riprendere
gli incontri tra Nicole e Chrstopher, senza davvero tenere i fili della
vicenda. Il ritmo è piuttosto lento, segue lo svolgersi della storia
d'amore senza alcuna forzatura, lasciando che gli attori (giovani e molto
bravi davvero), trasmettano tutte le sensazioni, le perplessità,
i sentimenti, spesso controversi, che provano.
Valeska Grisebach in questo film dimostra una notevole capacità
di esprimersi tramite immagini: il suo cinema è fatto di inquadrature
fisse, lenti movimenti di camera, primi piani dei protagonisti, che riescono
a trasmettere molto più di lunghi discorsi.
Voto: 29/30
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