LILO & STITCH
di Dean Deblois e Chris Sanders



Stitch è una creaturina mostruosa che assomiglia in modo vago ad un cagnolino, articola suoni incomprensibili, ha sei zampe, orecchie grandi e buffe e denti aguzzi. Stitch è il frutto di un esperimento alieno di ingegneria genetica sfuggito al controllo. Stitch è un animaletto spaventato che, programmato per distruggere, cadrà sulla terra mentre tenta la fuga dagli eliminatori che hanno il compito di sopprimerlo. L'atterraggio fortunoso su di una splendida isola delle Hawaii e l'incontro con la piccola Lilo, orfana solitaria, segneranno l'inizio di una nuova vita in cui alla diffidenza ed al predominio degli istinti violenti e beluini si sostituiranno poco a poco la mutua solidarietà ed i valori della convivenza e del rispetto. E proprio Lilo che con gli occhi dell'ingenuità e della sete d'affetto scambia il mostriciattolo blu per un cagnolino e lo adotta, Lilo che vive con la sorella Nani sotto l'occhio severo dei servizi sociali che vorrebbero portarla via, Lilo che dagli occhi ridenti ha versato tante lacrime ed una vera famiglia non l'ha mai avuta, insegnerà al minuscolo, cattivissimo alieno il significato di parole piene ed importanti quali famiglia ed amore. Anche questo lungometraggio d'animazione della Disney si inserisce nel filone delle pellicole che sono desinate, oltre alla fruizione leggera da parte di un pubblico di bambini, anche ad offrire una chiave di lettura più matura e sfaccettata, capace di intrigare anche quegli adulti cinefili che sono in grado di comprendere e godere a pieno la sagacia graffiante di certe battute, la poetica bellezza delle ambientazioni che ricordano, per disegno e colori, i quadri di Gaugain, un personaggio disegnato con le fattezze di Marsellus Wallace di PULP FICTION, una colonna sonora che si compone di ben sei dei brani di grande successo del mitico Elvis, del quale Lilo è una fan fedelissima. Il film, inoltre, costituisce un interessante punto di contatto fra i più moderni ed avanguardistici effetti speciali digitali ed inserti tridimensionali, studiati ed animati per dare corpo ed intensità alle più esaltanti scene di avventura ed inseguimento, e gli scenari dipinti ad acquerello cui la Disney torna dopo più di sessant'anni, esaltando una tradizione fondata su un lavoro artigianale molto vicino all'arte. Si tratta di uno dei più apprezzabili e trendy tra gli ultimi kolossal d'animazione presentati sul grande schermo in questi anni e si avvale non solo di un protagonista azzeccatissimo quanto a carisma e scorrettezza ma anche di una carrellata di personaggi di contorno che non può non ammaliare per istrionismo ed eccentricità, conquistando con i suoi 85 minuti di proiezione intelligente grandi e piccoli ma pur sempre esigenti spettatori.

Voto: 27/30

Elisa SCHIANCHI
20 - 06 - 02


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