LES MISERABLES

di Tom Hooper
con Anne Hathaway, Hugh Jackman

e con Russell Crowe, Helena Bonham Carter

di Giorgio CARELLA

 

27/30

 

Jean Valjean (Hugh Jackman) dopo 19 anni viene liberato dalla prigionia forzata con l'aiuto della capoguardia Javert (Russel Crowe). Cerca di rifarsi una vita ma il mondo è ben duro con un ex galeotto..fra vari incontri che gli permetteranno di capire profondamente la sua miseria e quella del mondo che lo circonda, Jean Valjean interpreta tutte le ragioni umane che porteranno la Francia alla necessità della rivoluzione.
...Questo in pochissime righe... ma se non conoscete la trama non avete mai letto "I Miserabili" di Victor Hugo. Peggio per voi... Guardate il film e poi andate a leggere il libro porca puzzola!
Ad ogni modo, il film in questione in realtà non è una trasposizione del libro, ma del musical ideato da Alain Boublil e Claude-Michel Schonberg nel 1978 che da anni imperversa in questo nostro mondo mietendo successi e incassi di notevole livello. Io non amo molto il musical, quindi non solo parto prevenuto all'idea di vedere la trasposizione musicale di un musical tratto da un romanzo, ma provo una strana sensazione nel pensare che il musical altro non è se non il figlio dell'Opera, e l'Opera era la forma d'arte in cui più si riconosceva la borghesia europea nel XIX secolo. Può l'Opera raccontare la disperazione della classe proletaria? è con tutte queste domande che mi accingo alla proiezione, una proiezione di quasi tre ore di canti sgargianti, messa in scena poderosa, cast più o meno impressionante (grande Anne Hathaway nella parte di Fantine) dalla quale esco pensando, "Bè..però devo ammettere niente male"... Intendiamoci, continuo a pensare che il musical cinematografico sia un genere lezioso e facilotto, spesso anche un po' noioso, ma come capita in tutte le cose anche qui ci puoi trovare delle perle (Grease, Moulin Rouge ad esempio). Non so ancora se questo Les Miserables sia una di queste perle ma bisogna ammettere che il film unisce il meglio delle caratteristiche del cinema e il meglio di un'opera musicale. C'è la messa in scena grandiosa e la cura delle immagini, immagini che ovviamente ricostruiscono un immaginario, ricreando quindi la realtà della storia a nostro uso e consumo e la musica da voce all'anima e non alle parole dei protagonisti. Tom Hooper si mette al servizio di qualche cosa che potrebbe facilmente prendergli la mano e che invece riesce a dominare con una certa grazia, la stessa che indiscutibilmente aveva la sua pellicola Il Discorso del Re.
Colpisce anche molto che il lavoro degli attori nel film in questione è basato sulle loro reali capacità canore e sul modo che hanno di non lasciassi travolgere da questo. Il resto sono piccoli gesti, piccoli sguardi e atteggiamenti che li rendono molto sinceri, molto vivi. Ecco, in tutto ciò c'è un'idea che molto mi ha conquistato e cioè che la rivoluzione francese non fu una cosa giusta (anche il terrore) perchè l'illuminismo aveva cambiato la prosepttiva delle cose, ma perché fu la sua umanità a renderla necessaria, il suo calore, la sua fragilità. Insomma, alla fine sono proprio le persone, al di là delle idee che hanno a rendere possibile la Storia.
Detto tutto questo per me affrontare 160 minuti di musical non è stato facile e quindi non darò il massimo dei voti. Se amate il musical è indispensabile che lo vediate, se non vi fa impazzire questo film potrebbe sorprendervi, se lo odiate in assoluto non leggerete neanche questa recensione, quindi..
Voto: 27/30 (con oggettività... Io di per me forse anche un po' meno, ma c'è anche Anna Hataway, che ci vuoi fare)...

les miserables
Gran Bretagna 2012, 157'
DUI: 31/01/20132

Musicale