lasciami entrare

di Tomas Alfredson

con Henrik Dahl, Kåre Hedebrant
Altri interpreti: Lina Leandersson, Per Ragnar

di Luciana APICELLA

 

25/30

 

Curioso il caso di questo film low budget, che acclamato all'ultimo Tribeca Film Festival (dove ha vinto il Premio del Pubblico) e dopo aver racimolato premi in vari Festival internazionali (da noi è stato presentato all'ultimo Torino Film Festival) ha conquistato gli Usa (più di un milione di dollari di incassi in un mese) e sta riscuotendo anche da noi buon successo di pubblico. Confesso, da amante a tratti fredda del genere horror cui la pellicola appartiene, di non essere uscita dalla sala perfettamente entusiasta, anche se non le nego una certa originalità, oltre ad una riuscita formale indiscutibile. La storia è quella di Oskar, un dodicenne biondo e solitario (del genere che manda in brodo di giuggiole Gus Van Sant, tanto per intenderci) che subisce in silenzio le umiliazioni e le botte dei compagni bulletti (il tema del silenzio e del dialogo sono molto importanti nell'economia del racconto), fino a quando non conosce Eli, una strana ragazzina trasferitasi nell'appartamento vicino al suo. Nasce tra i due un legame di muta complicità, fiducia ed accettazione reciproca, e mentre Oskar tenta di comprendere il segreto che la ragazzina sembra nascondere, la neve di Stoccolma si tinge del sangue di crimini efferati. Non sveliamo oltre per non guastare la sorpresa. Il regista , dal passato televisivo, parte dal bestseller dello scrittore svedese John Ajvide Lindqvist (che firma pure la sceneggiatura) traducendo in immagini un singolare e poco canonico percorso di formazione adolescenziale. Se lo scrittore (vampiri a parte) ha ripercorso il proprio passato di ragazzino timido e vessato, il regista ha dato risalto alla storia d'amore adolescenziale, che si tinge di un gotico romanticismo, ai turbamenti di quella delicata fase della vita, al tema dell'accettazione dell'altro e della necessità di riconoscersi nell'altro per costruire la propria identità. Molto riuscito dal punto di vista formale (splendida la fotografia e le inquadrature che sfumano e nebulizzano i corpi, come immersi in una continua lattigine nevosa), pecca in alcuni passaggi di incertezze e incongruenze di sceneggiatura, incerto tra realismo e fantasy, e di alcune lentezze. Il merito è senz'altro quello di raccontare l'orrore per ellissi (rinunciando allo splatter, mgari pure per motivi di budget) e di rileggere il vampirismo in questa inusuale ottica. Confesso di avere colto gli elementi positvi del film più a mente lucida che per emozionalità viscerale ed immediata alla visione. è un film che non può essere osannato nè stroncato, che merita la curiosità che ha suscitato. Curiosità: Holliwood ha già messo gli occhi sul film e pare che toccherà al regista J.J. Abrams (Lost e Cloverfield) l'onore di girare il remake Usa. Prepariamoci al peggio..
 

25:01:2009

Let The Right One In
Regia Tomas Alfredson
Svezia 2008, 114'

DUI: 09 gennaio 2009
Bolero Film
Horror