LADY VENDETTA

di Park Chan-wook
Con Lee Young-ae, Choi Min-sik

di Matteo FERUGLIO

 

Terzo di una trilogia che comprende OLD BOY (nel forum 2005) e SYMPATHY FOR MR. VENGEANCE (del 2002, che prima o poi bisognerà recuperare e recensire su queste pagine), permette a Park Chan-wook di esprimere qui la sua SYMPATHY FOR LADY VENGEANCE. La vicenda è lineare: Geum-ja Lee, che si è autoaccusata per un omicidio che non ha commesso, esce dal carcere dopo 13 anni di pena e inizia la sua vendetta, meditata e meticolosamente preparata fin dai primi giorni di permanenza nella struttura. Rispetto ad OLD BOY - ma ahimé non abbiamo visto il primo episodio - un ribaltamento di punto di vista/personaggio: se nel film precedente il personaggio principale/soggetto della pellicola era oggetto della Vendetta, qui Lee Geum-ja è invece vero e proprio soggetto: il fatto che Choi Min-sik sia presente in entrambe le pellicole è ovviamente pura casualità, non ci sono rimandi narrativi tra i due (tre) film - non si tratta di un opera a capitoli come le guerre di Lucas. Certamente se la fabula è chiara, nell'intreccio si sviluppa la genialità del regista coreano. Assistiamo a flash-back sonori - si pensi per esempio a quando la protagonista racconta perché si autoaccusò del delitto - e a flash-forward - soprattutto nelle tragiche sequenze finali, quando i genitori (di chi, lo capirete vedendo il film) assistono alle sequenze video (di cosa, non ve lo dico). ll digitale si mescola all'effetto "dal vivo": si passa da sequenze in cui l'effetto speciale "proietta" ricordi sulle porte, illumina il volto di Lee Young-ae, o pone madre e figlia una accanto all'altra - mentre nel profilmico sono una davanti all'altra - a momenti in cui si sostituisce il fermo immagine alla quasi completa immobilità degli attori  - il caso per esempio della stretta di mano tra la protagonista e il vecchio ispettore, nel negozio di dolciumi - o si crea un ulteriore flash-back ponendo nella stessa inquadratura, con un puro artificio scenico, vittima e carnefice (la prostituta già in carcere che "rivede" lo strangolamento del suo protettore). Insomma una volta ancora Park Chan-wook riesce a far suo il linguaggio cinematografico, "rinnovandolo" ed usandolo a suo piacimento, riuscendo in questo modo a coinvolgere maggiormente lo spettatore, che è costretto a seguire l'intreccio con attenzione, se non vuol perdere il senso della storia: in questo senso il lavoro di Park Chan-wook ricorda da vicino, ma forse si spinge addirittura oltre, il Tarantino de LE IENE o di PULP FICTION. E permettiamoci allora di sognare (in odore di remake hollywoodiano di OLD BOY, e del commento appunto di Quentin sullo stesso film), un rifacimento di Chan-wook eseguito dallo stesso QT. 

 

Voto: 30/30

15:01:2006

LADY VENDETTA

T.O. Sympathy for Lady Vengeance

Regia: Park Chan-wook
Anno: 2005
Nazione: Corea
Data uscita in Italia: 05:01:2006
Genere: Thriller