KILLING ME SOFTLY
di Chen Kaige
con Joseph Fiennes e Heather Graham



Nuovo millennio, nuovo stile: così Chen Kaige, il regista di ADDIO MIA CONCUBINA, inaugura la sua nuova stagione cinematografica. In KILLING ME SOFTLY, non solo non c’è niente che ci riporti alla ritualità e all’atmosfera del suo mondo - a parte il tatuaggio di un ideogramma impresso sulla schiena del protagonista - ma non si colgono nemmeno le tracce di un avvincente cambiamento, visto che il tentativo di creare suspense, con gli elementi del giallo, risulta perlopiù una goffa imitazione di capolavori occidentali ben più riusciti. Alice (Heather Graham) è una web designer americana che vive a Londra insieme al suo fidanzato inglese. La loro vita sembra felice, anche se un po’ monotona. Questo fino a quando Alice non incontra Adam (Joseph Fiennes), una specie di eroe dei ghiacci, che durante una pericolosa arrampicata ha perso la sua fidanzata ed altre cinque persone. Tra i due è subito passione travolgente ed Alice sembra aver perso ogni senso della realtà, tanto da decidere di lasciare subito il suo pacioso fidanzato per sposare Adam. Piano, piano però emergono particolari scabrosi della vita passata di suo marito che lei nemmeno immaginava, fino a quando Alice non si convince che l’uomo che ha sposato è in realtà un pericoloso assassino.
A parte lo sviluppo poco avvincente della storia ed il finale più che aspettato, KILLING ME SOFTLY non ha dalla sua nemmeno il talento degli attori: Joseph Fiennes riesce a mantenere la stessa espressione dal primo all’ultimo fotogramma di pellicola, malgrado si passi da scene di sesso frenate (si fa per dire) ad efferati omicidi. Anche Heather Graham non dà il meglio di sé, ma nel suo caso sembrerebbe più un problema di sceneggiatura che di reale talento. Nel migliore dei casi, un tentativo mal riuscito di sperimentazione; per non augurarci da parte di Kaige una dichiarata resa al facile successo occidentale.

Voto: 12/30

Francesca MANFRONI
18 - 03 - 02


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