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jUNo di Jason Reitman con Jason Bateman, Jennifer Garner, Ellen Page |
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30/30
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Avete presente quelle
trasmissioni radiofoniche dove ogni tanto mandano in onda i film solo in
audio? Ecco: Juno sarebbe il
film perfetto per essere anche solo ascoltato senza perdere minimamente la
sua grandezza. Perché quando un film è scritto come lo ha scritto –
chapeau – quel diavolo di Diablo Cody niente ci può distrarre dal
piacere, quello vero, di sentirlo. Certo, in questo caso, dovremmo però
perderci l’interpretazione da Oscar (perché davvero lo meritava anche lei)
della piccola, minuta, grandissima Ellen Page. Ed ecco perché in finale
Juno è ancora meglio vederlo.
Andate a vederlo. Ora. Perché fidatevi, di film così, non ce ne sono poi
molti in giro. Fresco, semplice, mai banale, anticonvenzionale, divertente,
a tratti anche commovente, autentico, sfacciato e comunque profondo,
soprattutto libero. Juno è un
film libero, che parla della libertà di scelta senza voler insegnare niente
a nessuno. E lo si capisce da ognuno dei suoi protagonisti: memorabile la
figura del padre di Juno, così come quella della sua seconda compagna,
l’unica matrigna che invece di essere odiata attira subito le simpatie della
platea. Imperdibili anche i caratteri di Bleeker il fidanzatino puro e
imbranato, nonché della coppia di opposti Vanessa/Mark. Insomma saremmo già
davvero contenti così. Invece, come se non bastasse, per tenerti incollato
alla storia senza fartici solo comodamente “sedere”, Diablo Cody,
genialmente, ti tende ogni tanto qualche piccola trappola. Così, qua e là,
eccola a metterti in testa che la storia possa in qualche modo (s)cadere
(quando Juno guarda per la prima volta l’aspirante mamma Vanessa giocare con
una bambina con lo sguardo di chi sta per pentirsi della decisione presa;
quando sembra nascere una sorta di “intesa sessuale” tra il futuro padre
Mark e Juno stessa; quando Mark lascia Vanessa e tutto fa pensare che Juno
decida quindi di tenere il bambino). Niente da fare: mentre tu sei già
intento a fare gli scongiuri perché questo non accada: sorpresa! Questo non
accade e Juno arriva dritto
al finale senza mai deluderti, nemmeno un secondo. E dire che con un tema
così (Ferrara insegna) gli scivoloni erano a portata di mano. E pure di
penna. Invece sono stati dribblati tutti con maestria per 92 minuti
consecutivi. Congratulazioni, diavolo di un Diablo. 06:04:2008 |
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junO |
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