
THE HOLE e' un film interessantissimo, seducente, con una storia semplice
ma raccontata in maniera magistrale. Liz (Thora Birch, già interprete
di AMERICAN BEAUTY), vaga disparatamente nelle aule deserte di un indefinito
college inglese. Riesce a raggiungere un telefono, urla, sviene. Verra'
fuori piu' tardi che lei era scomparsa da due settimane insieme ad altri
tre compagni. Non si sa che fine abbiano fatto, o almeno cosi' ci vuol
far credere il film. Liz infatti decide di raccontare tutto alla psicologa
Philippa Horwood (Embeth Davidtz) con un primo flashback inquietante ma
a lieto fine: era innamorata perdutamente di Mike (Desmond Harrington),
figlio di una rockstar americana, e Martin, innamorato a sua volta di
lei, li aiuta ad evitare una scocciante gita scolastica di fine trimestre
in Galles. Dovranno nascondersi in un rifugio sotterraneo nascosto nel
bosco vicino, e con loro scenderanno pure Frankie (Keira Knightley), miglior
amica di Liz, e Geoff, miglior amico di Geoff. Insomma sono quattro ragazzi
poco inquadrati e con tanta voglia di fare di testa propria e divertirsi:
nel buco si sono portati di tutto, dalle salsicce alla droga, alle candele,
ai materassini gonfiabili a forma di poltrona. Ma qualcosa va storto.
Martrin non viene ad aprire dopo tre giorni e il portellone resta bloccato:
l'acqua termina e lentamente cominciano a perdere il controllo. Liz infatti
comincia a raccontare adesso una nuova versione della storia, molto piu'
tragica, accusa Martin, e Martin, invece, interrogato dalla polizia, si
dichiara completamente estraneo ai fatti. Ma quali sono i fatti? Il nucleo
del film e' proprio questo: cio' che e' accaduto nel buco si scopre lentamente,
e Liz disvela briciola dopo briciola la verita'.
La pellicola e' tratta dal romanzo del diciassettenne Guy Burt After the
Hole, e la vera differenza col film e' la costruzione: c'e' la voce narrante
di Liz e un continuo flashback che e' un lento addentrarsi nella mente
della protagonista e soprattutto nella sua ossessione.
L'ossessione e' la vera protagonista del film. Quattro teenagers chiusi
in un buco, che altro e' se non una realta' parallela e sotterranea al
mondo degli adulti, danno tragicamente sfogo ai loro istinti risvegliati
nel buio ed esplosi in pieno per soddisfare un bisogno dimenticato: la
sopravvivenza.
THE HOLE rappresenta il mondo ancestrale della nostra mente, la primitivita'
umana nascosta e repressa dalla cultura moderna. Nel buco i quattro ragazzi
si trasformano nei personaggi risuscitati di una tragedia greca o di un
dramma di Shakespeare.
Più che l'ossessione, il protagonista a mio avviso e' "la riscoperta"
di qualcosa di orribile, nascosto, e al contempo vivo nei recessi di un
buco: la mente umana.
Curioso ricordare l'esistenza di un film giapponese di tre anni fa con
il medesimo titolo, THE HOLE. Stavolta il buco però e' un canale di comunicazione
tra due appartamenti in un condominio postmoderno e freddamente privo
di rapporti interpersonali.
Voto: 29/30
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