HELL'S KITCHEN
di Tony Cinciripini
con Mehki Phifer, Johnny Whitworth,
Angelina Jolie e Rosanna Arquette



Hell's Kitchen, tre amici si trovano coinvolti in un affare di droga, Johnny (M. Phifer), Patty (J. Whitworth) e Hayden (R. Slater), Patty nel caos fa partire un colpo per errore contro Hayden uccidendolo.
A questo punto Patty convinto della morte anche di Johnny scappa, e racconta a Gloria (A. Jolie) sorella di Hayden e ragazza di Johnny che è stato quest'ultimo ad ucciderlo. Johnny non è morto: e si ritrova in carcere a scontare una pena di cinque anni, con la mansione di sotterrare casse con i corpi dei cadaveri non identificati. Dopo aver scontato la pena, fuori di prigione va a vivere da Lou (W. Forsythe) che ha una stalla proprio a Hell's Kitchen, ed è anche un ex campione di Box e per Johnny un idolo, perché anch'egli è un pugile, infatti, in carcere a combattuto con buoni risultati.
Johnny dovrà lottare molto sul ring e fuori per riuscire a vivere la sua vita.
Gloria nel frattempo si è fidanzata con Patty, e il suo unico desiderio è di uccidere Johnny per vendicare la morte del fratello, e la tossicodipendenza della madre cominciata con la scomparsa di Hayden e chiede a Patty di farlo.
Questo film cento per cento Tony Cinciripini, infatti, n'è autore, sceneggiatore e regista, è uno spaccato sulla società contemporanea vista in un quartiere di New York come appunto Hell's Kitchen. Cinciripini tenta di fondere la storia della criminalità giovanile con quella del riscatto attraverso lo sport.
Il personaggio centrale è quello di Johnny, ragazzo di colore, vittima dei suoi e degli errori altrui. Attraverso Il personaggio di Johnny si tenta di dimostrare che è possibile farcela anche in condizioni difficili, francamente un personaggio un po' al di fuori della realtà.
Il personaggio di Patty invece è quello di un ragazzo bianco proprietario di un bar, e quindi con qualche opportunità in più rispetto a Johnny, ma con dei problemi più psicologici che pratici. Gloria è una ragazza alla ricerca di una guida, e con un bisogno di rifugiarsi nel prossimo. In sostanza i profili psicologici dei personaggi ci sono, ma qualcosa non va, il film è gradevole, ma non tocca più di tanto i nostri animi, sarà che Rocky che vince sul ring e si riscatta dalla vita e film sulle bande giovanili l'abbiamo già visti. Forse si cerca di inviare un messaggio: possiamo realizzarci anche nei momenti difficili, basta volerlo e soprattutto essere pronti ad aiutarci nei guai, dandoci fiducia anche in situazioni estreme come quella di essere un ex detenuto.
La sceneggiatura è un po' confusa a mio avviso, interessanti le scene iniziali con le riprese un po' distorte, sono molto coinvolgenti e cercano di riprodurre lo stato mentale dei tre amici durante la sparatoria, bella anche la fotografia.

Voto: 20/30

Adriano COPPOLA
17 - 08 - 01


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