
Hell's Kitchen, tre amici si trovano coinvolti in un affare di droga,
Johnny (M. Phifer), Patty (J. Whitworth) e Hayden (R. Slater), Patty nel
caos fa partire un colpo per errore contro Hayden uccidendolo.
A questo punto Patty convinto della morte anche di Johnny scappa, e racconta
a Gloria (A. Jolie) sorella di Hayden e ragazza di Johnny che è stato
quest'ultimo ad ucciderlo. Johnny non è morto: e si ritrova in carcere
a scontare una pena di cinque anni, con la mansione di sotterrare casse
con i corpi dei cadaveri non identificati. Dopo aver scontato la pena,
fuori di prigione va a vivere da Lou (W. Forsythe) che ha una stalla proprio
a Hell's Kitchen, ed è anche un ex campione di Box e per Johnny un idolo,
perché anch'egli è un pugile, infatti, in carcere a combattuto con buoni
risultati.
Johnny dovrà lottare molto sul ring e fuori per riuscire a vivere la sua
vita.
Gloria nel frattempo si è fidanzata con Patty, e il suo unico desiderio
è di uccidere Johnny per vendicare la morte del fratello, e la tossicodipendenza
della madre cominciata con la scomparsa di Hayden e chiede a Patty di
farlo.
Questo film cento per cento Tony Cinciripini, infatti, n'è autore, sceneggiatore
e regista, è uno spaccato sulla società contemporanea vista in un quartiere
di New York come appunto Hell's Kitchen. Cinciripini tenta di fondere
la storia della criminalità giovanile con quella del riscatto attraverso
lo sport.
Il personaggio centrale è quello di Johnny, ragazzo di colore, vittima
dei suoi e degli errori altrui. Attraverso Il personaggio di Johnny si
tenta di dimostrare che è possibile farcela anche in condizioni difficili,
francamente un personaggio un po' al di fuori della realtà.
Il personaggio di Patty invece è quello di un ragazzo bianco proprietario
di un bar, e quindi con qualche opportunità in più rispetto a Johnny,
ma con dei problemi più psicologici che pratici. Gloria è una ragazza
alla ricerca di una guida, e con un bisogno di rifugiarsi nel prossimo.
In sostanza i profili psicologici dei personaggi ci sono, ma qualcosa
non va, il film è gradevole, ma non tocca più di tanto i nostri animi,
sarà che Rocky che vince sul ring e si riscatta dalla vita e film sulle
bande giovanili l'abbiamo già visti. Forse si cerca di inviare un messaggio:
possiamo realizzarci anche nei momenti difficili, basta volerlo e soprattutto
essere pronti ad aiutarci nei guai, dandoci fiducia anche in situazioni
estreme come quella di essere un ex detenuto.
La sceneggiatura è un po' confusa a mio avviso, interessanti le scene
iniziali con le riprese un po' distorte, sono molto coinvolgenti e cercano
di riprodurre lo stato mentale dei tre amici durante la sparatoria, bella
anche la fotografia.
Voto: 20/30
|