Mentre lo aspettiamo tutti di nuovo nei panni di Neo,
Keanu Reeves torna nelle sale con questo film sul riscatto di un uomo
attraverso lo sport.
Conor O'Neal è un perdente che gioca d'azzardo, perdendo, spesso,
grosse somme di denaro; i debitori non hanno più intenzione di
dilazionargli il credito per cui lui si trova costretto a chiedere i soldi
in prestito ad un amico. Il lavoro che gli viene proposto, per 500 dollari
la settimana (con i quali potrà tenere a bada i creditori) è
di allenare una piccola squadra di baseball, composta esclusivamente di
ragazzi di colore. Lo scontroso O'Neal riuscirà ad ottenere la
fiducia dei piccoli, ad affezionarsi a loro e a trovare l'amore.
Lo spunto di questa commedia sportiva non è nuovo e il tema dello
sport come riscatto, negli Stati Uniti, è molto sentito ed è
gia stato ampiamente sfruttato in decine di altre pellicole. Il vero anello
debole di questo film è la sceneggiatura che, di tanto in tanto,
scade nel risaputo: la maestria (Diane Lane) che si innamora dell'allenatore,
la scommessa vittoriosa quando tutto sembrava perduto. Ma il difetto più
grave sono i tanti temi appena accennati e che, forse, meritavano una
trattazione più approfondita. In trasparenza si vedono quartieri
poveri dove le pallottole che volano sono all'ordine del giorno; la miseria
nella quale crescono i bambini che hanno come unica ancora di salvezza
lo sport. E' un peccato che la storia che si regge sul rapporto di fiducia
tra l'allenatore e i bambini, sacrifichi proprio la narrazione della crescita
di questo rapporto.
Bravi i piccoli attori che compongono la squadra, non solo nelle sequenze
sportive ma anche in quelle dove sono richieste doti di recitazione un
po' più complesse (la fuga davanti alle sparatorie, il rientro
nelle misere case).
La regia non si sofferma (giustamente) sull'azione sportiva, mostrandone
solo qualche scampolo di tanto in tanto; mentre, per il resto, non brilla
certo per originalità, mantenendosi nell'anonimato.
HARDBALL è un film piacevole, ma rimane il dubbio che potesse essere
un film molto più profondo se avesse avuto il coraggio di parlare
più a lungo di alcuni temi.
Voto: 25/30
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