Facciamo un passo indietro per ricordare dove eravamo rimasti con il primo
capitolo della saga di The Grudge.
Karen Davis (Sarah Michelle Gellar, la popolare Buffy Summers della serie
televisiva "Buffy l’ammazzavampiri"), studentessa universitaria americana
alla quale è stato affidato un incarico da infermiera a Tokyo viene a
contatto con un’oscura realtà: la maledizione di Kayako, una donna
giapponese morta per mano omicida del marito. Il suo fantasma uccide
chiunque entri nella casa, scenario del terribile delitto. Karen vorrebbe
mettere fine al dilagare della vendetta di Kayako incendiando la casa
infestata. Nell’incendio rimane ucciso il ragazzo di Karen mentre la giovane
americana che è riuscita a salvarsi dalle fiamme viene rinchiusa in un
ospedale perché sospettata dell’uccisione del fidanzato. Ma la furia
vendicatrice di Kayaco non si è ancora placata…
Siamo adesso al sequel. Aubrey (Amber Tamblyn), la sorella di Karen si reca
a Tokyo per accertarsi delle sue condizioni. Lì scopre che Karen viene
tenuta sotto osservazione in un ospedale perché ritenuta pazza. Eason
(Edison Chen), un fotoreporter che indaga sulla vicenda, si avvicina a
Aubrey per rivelarle alcuni dettagli che legano la storia della sorella con
quella della maledizione della casa incendiata. Nel frattempo Allison
(Arielle Kebbel), imbranata e timida studentessa di una scuola
internazionale di Tokyo, per fare colpo sulle sue compagne di classe più
spigliate e alla moda di lei, si lascia convincere ad entrare nella casa
dove ha origine la maledizione della donna uccisa. L’interccio del racconto
coinvolge anche i membri di una famiglia in cui Bill, il padre (Christopher
Cousins) rimasto vedovo, accoglie in casa la sua fidanzata (Jennifer Beals),
con scarsa approvazione da parte del figlio più piccolo Jake e con il sereno
assenso invece della figlia maggiore Lacey. Mentre seguiamo l’intersecarsi
delle diverse vicende assistiamo ad una serie di morti violente sempre
riconducibili al “rancore” di Kayako e del picoolo Toshio anch’egli vittima
della furia assassina del padre.
Il regista Takashi Shimizu trovandosi ad affrontare per la settima volta,
compresi gli originali realizzati per l’home video e il cortometraggio
studentesco, il racconto di fantasmi in cerca di vendetta, giunge ormai
consapevole alla realizzazione di
The Grudge 2, ultima tappa della sua filmografia. La narrazione e lo
spessore dei personaggi però aggiungono poco e sembrano essere estranei
all’atmosfera di terrore che avvolge la pellicola. Tutto ciò che tiene in
tensione lo spettatore è il risultato di effetti visivi e sonori - senza
dubbio efficaci e ben realizzati come la spaventosa espressione di Kayako
(intrpretata sempre da Takako Fuji sia nelle versioni giapponesi sia in
quelle americane) o l’inquietante profilo del piccolo Toshio - ma il film
non è supportato da un intreccio narrativo di buon livello. Si può azzardare
l’ipotesi che rimescolando gli elementi del plot creato, purchè si preveda
la presenza della vendicatrice in camice bianco, l’effetto prodotto su chi
prende visione del film sarebbe esattamente lo stesso.
Voto: 20/30
17:11:2006 |