THE GOOD SHEPHERD

l'ombra del potere

Con: Matt Damon, Angelina Jolie

Alla fine degli anni ’30 Edward Wilson (Damon) aderisce all’associazione segreta "Skull & Bones", una sorta di massoneria da cui prenderà vita la CIA. Dopo aver difeso con profitto il proprio paese durante il secondo conflitto mondiale ed essersi affermato come spia e fondatore della sempre più potente agenzia d’intelligence, Wilson, a dispetto delle pressioni della moglie (Jolie), tese distoglierlo da un incarico che lo tiene anche per anni lontano da casa, si butta a capofitto nel nuovo scenario politico della guerra fredda e della contrapposizione con la temibile potenza sovietica. Le cose si complicheranno quando il figlio deciderà di seguire le sue orme.
A quattordici anni dal suo esordio dietro la macchina da presa con Bronx, De Niro firma un’opera seconda professionale, confezionata impeccabilmente, ma, come e forse più della precedente, stilisticamente piuttosto priva di personalità. La sceneggiatura di un brillante veterano come Eric Roth (Insider, Munich e premio Oscar per Forrest Gump), in compenso, debitrice dei romanzi di John Le Carré sia nel piglio “introverso” (quasi ermetico) dei dialoghi e dello svolgimento narrativo, sia nell’acuta caratterizzazione dei personaggi, disegna una figura di spia malinconica, quasi struggente nella sua inevitabile solitudine, per la quale il volto impassibile ma sottilmente dolente di Damon si dimostra perfetto. Sono legate alla sua interpretazione, nonché alla suggestiva atmosfera di un cupo “dietro le quinte della Storia” (la fotografia, forse non a caso, è di Robert Richardson, autore anche di JFK) le emozioni che invece è difficile trovare in una vicenda che chiede troppo allo spettatore in termini di passione e cultura per gli avvenimenti storici americani degli ultimi sessant’anni. Troppe, e a tratti spossanti, in ogni caso, le quasi tre ore di durata.
 

Voto: 25/30

18:04:2007