|
Girimunho è un film capace di
modificare il tempo. Attraverso la storia di Batsu, un anziana ottantenne del
piccolo paesino di Sao Romao, ci si ritrova a far parte del piccolo
villaggio brasiliano in cui vive.
Batsu è formidabile nella sua interpretazione. Poichè interpreta se stessa.
I registi Clarissa Campollina e Helvecio Marines sono andati nel sertao
brasiliano prendendo persone reali, le loro memorie, le canzonicine, le
proprie case e favole trasportandole di un film senza che si percepisca mai
un intrusione ma sempre come una fusione, un adattarsi e integrarsi l'una
nell'altra.
Lo spettatore
diventa partecipe alla loro intimità, la quotidianità, quadri che riempiono
gli occhi grazie alla straordinaria fotografia.
Quadri in movimento, silenziosi ma intensi al tempo stesso. La saggezza, la
semplicità, la voglia di vivere, quellʼallegria mista a nostalgia tipica
brasiliana, commuovono. Abituati ad un linguaggio video dal ritmo sempre più
frenetico, qui si trova la pace, il tempo si dilata senza però arrivare mai
ad annoiare ma assorbendo e riappacificando.
La luce è morbida
e avvolge ed esalta spazi, mobili, superficie e pelle.
Nulla di più serve, il reale crea già il film e vi si adatta, nel processo
inverso a quello che solitamente avviene.
Intreccio poetico di vita accompagnata da canzoni popolari brasiliane che
coronano l'atmosfera.
06:09:2011 |