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un giorno perfetto di Ferzan Ŏzpetek con Angela Finocchiaro, Isabella Ferrari Altri interpreti: Monica Guerritore, Valerio Mastandrea |
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15/30
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Grigio: incapace di emozionare e totalmente
pianificato per dire allo spettatore cosa deve provare. Non c’è possibilità
di partecipazione al dramma di Ŏzpetek: la cinepresa dice come e se
emozionarsi. Anzi, tenta senza riuscirvi. UN GIORNO PERFETTO non è un film
di cui si aveva bisogno: non è originale, non tenta di arrivare al cuore dei
suoi personaggi che sono stereotipatamene post-moderni. Un dramma forzato
non dagli eventi, ma dalla ricerca del pianto nel pubblico, che Ŏzpetek
meticolosamente opera sin dall’inizio della sua carriera. Un dramma
familiare tutto al maschile: Lui, Valerio Mastandrea, decide di uccidere i
figli e poi suicidarsi perché frustrato da un non-spiegato complesso di
inferiorità nei confronti della moglie, Isabella Ferrari. Con un colpo di
scena telefonatissimo, il dramma si consuma mentre la madre, ignara di
tutto, decide di mangiare un cono gelato da 4 euro. Stendiamo un velo
pietoso poi sugli intrecci paralleli alla storia principale: uno dei
personaggi di sfondo della vicenda, decide di conquistare la moglie di suo
padre (con cui si intuisce prima avesse avuto una storia) con un murales
illuminato dalle candele. Il tutto si consuma saltellando da un luogo comune
all’altro... peraltro, proprio come annunciava il titolo del film. |
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un giorno perfetto
Regia:
Ferzan Ŏzpetek |
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