
L'avvistamento di una nave da crociera
alla deriva da oltre quarant'anni nel mare di Bering scatena la caccia al
relitto da parte di una piccola squadra di recupero, speranzosa di potersi
impadronire del tesoro che si racconta vi sia a bordo; la missione riesce,
ma fino a un certo punto, dato che, come suggerisce il titolo, i fantasmi
dei passeggeri e dei membri dell'equipaggio, periti tutti quanti di morte
violenta, sono lì ad attendere gli intrusi e non tarderanno a manifestarsi.
Dopo una sequenza iniziale inaspettatamente molto splatter, coi tre maghi
degli effetti speciali Kurtzman, Nicotero e Berger chiamati a dare il meglio
di sé, non succede praticamente più nulla per un bel pezzo, e la
sceneggiatura, prendendo una piega che ricorda molto
Punto di non ritorno di Paul
Anderson (l'unica differenza in quel caso era l'ambientazione spaziale
anziché marittima), non trova di meglio che mettere a confronto i
protagonisti all'interno del relitto con una serie di fenomeni paranormali
che saccheggiano tanto per cambiare "Shining" (fiumane di sangue che
sgorgano dal nulla,porte che si spalancano e si chiudono da sole, un'antica
festa da ballo che si materializza nel salone, un uomo sedotto da un essere
repellente che si cela sotto le sembianze di una bella ragazza, un altro
spinto ad ubriacarsi da un'apparizione che gli parla con voce suadente, e
così via); ma ciò che nel film del futuro autore di
Resident evil aveva bene o
male funzionato, non raggiunge purtroppo gli stessi risultati in mano al
regista e ai produttori dell'esecrabile
I tredici spettri (una delle
piu' grosse delusioni della passata stagione cinematografica), finendo
dapprima col mettere in evidenza tutti i difetti tipici del famigerato
marchio Dark Castle (fotografia patinata, scenografie da baraccone, commento
musicale senza mordente e brani heavy metal inseriti a casaccio) e poi con
lo scadere nella noia e nell'umorismo involontario.
A chi vuole spaventarsi davvero con un horror incentrato sulle medesime
tematiche (l'ambientazione in alto mare, le smagliature temporali, l'
imbarcazione fantasma, bambole e bambine diaboliche) consiglio senza indugio
Il triangolo delle Bermude (1978), un ormai dimenticato gioiellino
col quale il mestierante Rene' Cardona jr. raggiunse ben altri risultati
utilizzando (e qui il paragone si fa impietoso) un budget davvero
striminzito, a conferma del fatto che, se si vuole realizzare un buon film
del terrore,valgono molto di piu' un paio di buone idee ben sfruttate
piuttosto che mille effetti speciali sprecati.
Voto: 15/30
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