
Tra le scogliere mozzafiato della Cornovaglia e la sua serra di orchidee,
Grace Trevethan (Brenda Blethyn, la madre di SEGRETI E BUGIE) conduce
una vita ovattata, fuori dai problemi della quotidianità del suo paesino
di provincia. Ma alla morte del marito, la raffinata ed ingenua signora
di mezz'età si ritrova a fare i conti con il mondo di bugie in cui è vissuta:
piena di debiti e ormai a conoscenza della doppia vita del suo amato,
non cede davanti alla prospettiva di perdere tutto ciò che l'ha protetta
dal mondo fino a quel momento, soprattutto la sua bella casa. E così inizia
l'avventura di Grace che grazie all'aiuto del suo ex giardiniere Mattew
(Craig Ferguson, anche co-produttore e co-sceneggiatore) mette su una
vera e propria produzione di marijuana con l'intento di venderla, pagare
tutti i suoi debiti nel più breve tempo possibile e ritornare alla sua
vita tranquilla. Perché l'aspetto paradossale di questa commedia sta proprio
nel fatto che Grace diventa una produttrice e spacciatrice di marijuana
solo ed esclusivamente per poter tornare a vivere come aveva sempre vissuto.
La morale del film, infatti, non sta nel fatto che si può sempre cambiare
vita, ma nella constatazione che tentando disperatamente di salvare i
comodi equilibri del presente, divenuti vacillanti, bisogna cambiare se
stessi. E cambiando se stessi l'equilibrio si sposta e magari si arriva
a qualcosa di inimmaginabilmente più bello.
Ben architettato e ricco di contenuti, L'ERBA DI GRACE si struttura in
tre parti fondamentali: una iniziale più descrittiva, che indugia sugli
antefatti ed è strumentale alla seconda, quella centrale, che è invece
la più divertente, con un ritmo veloce di battute e situazioni comiche,
per poi arrivare ad una terza parte che sfiora il surreale e che conclude
il film con un delirante lieto fine.
Grazie all'interpretazione impeccabile della Blethyn, alla splendida fotografia
e all'originale soggetto (per le riprese sono state usate piante vere
di Cannabis con il benestare della regina Elisabetta!), il film
riesce a tamponare le lentezze e le degenerazioni di alcuni momenti: spesso
il sorriso è forzato e quasi prevedibile e quando il regista ci descrive
la familiare comunità del villaggio, con i sui rispettabili e conservatori,
ma comprensivi abitanti, sembra già di conoscerli ad uno ad uno.
Opera prima del regista Nigel Cole L'ERBA DI GRACE (titolo originale SAVING
GRACE) ha vinto il premio della giuria allo scorso Sundance Film Festival
e Brenda Blethyn ha avuto una nomination come miglior attrice di Musical
o Commedia ai Golden Globe 2000.
Voto: 25/30
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