Il film di Elliot è
l’adattamento cinematografico del quasi centenario testo teatrale di Coward,
già portato sullo schermo dal maestro del brivido Alfred Hitchcock.
Un giovane inglese della buona borghesia, John whittaker, si innamora e
sposa la bella e affascinante americana Larita. Quando il giovane presenta
la giovane sposa alla famiglia che vive tra millenarie tradizioni nella
campagna inglese è subito chiaro che tra suocera e nuora non scorre buon
sangue.
La prima parte del film è pura commedia, l’incontro/scontro tra
l’imbalsamata madre inglese e l’indipendente americana è chiaramente un
confronto tra due culture e modi di vivere, l’uno tradizionale e conformista
rappresentato dalla suocera Kristin Scott Thomas, l’altro più libero e
sfrontato della giovane nuora impersonata dalla brava Jessica Biel. Dialoghi
brillanti e situazioni imbarazzanti trascinano lo spettatore in un’opera dal
ritmo ben calibrato dove è la parola a farla da protagonista .
La seconda parte del film svela il passato inaccettabile della platinata
americana nominando così vincitrice della guerra la terribile e temibile
suocera. Il film però non si limita a giocare entro i confini della pura
comicità, e si trasforma anche in un confronto tra due epoche(questo compito
di riassorbimento storico è ben svolto dalla scelta delle musiche), quella
degli anni 20 e la nostra, dando l’impressione che Elliot voglia dirci che
non sono poi così lontane. Così facendo il film riesce a trattare senza
particolare presunzione temi attuali, quali l’ipocrisia dei giorni nostri
riguardo all’eutanasia, o la difficoltà di sradicarsi dalla famiglia e di
costituirne una partendo solo dall’amore.
Il film riesce a sussurrarci tutto questo senza smettere di essere un film
di intrattenimento, insomma vale il suo biglietto, e chissà forse anche
qualcosa in più…
12:01:2009
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