due partite
con
A.Rohrwacher,C.Crescentini,C.Pandolfi,I.Ferrari
Altri interpreti:
M.Buy,M.Massironi,P.Cortellesi,V.Milillo |
"Teatrale" per quanto mi
riguarda è un aggettivo dispregiativo; e questo DUE PARTITE è teatrale; Lo è
a tutti gli effetti: tratto da una commedia della Comencini (Cristina), di
buon successo, trasposta fedelmente al cinema, con cast pressoché invariato;
teatrale purtroppo nella messa in scena, smussato, ma non abbastanza,
didascalico checché ne dicano gli autori;
Le due partite del titolo sono due momenti tra loro distanti 30 anni;
conversazioni di 4+4 donne intorno a un tavolo, 4 madri che sfioriscono nel
1966, sofferenti di una soggezione (culturale) maschile, 4 figlie
disilluse/provate nel 96, tribolate dai mali ereditati e da nuovi
sopraggiunti.
Ora cercherò di mediare tra il signore accanto a me che russava
spudoratamente e gli applausi delle donne alla fine della proiezione;
è però (badate) un giudizio
inappropriato il mio, quello maschile, in quanto spettatore fortuito, fuori
target, il film è (dichiaratamente) per femmine…
Il racconto di queste due partite è vagamente deprimente e viene da
chiedersi perché le donne (le spettatrici intendo) anelino questo strazio;
Madri e figlie ne escono come da una tragedia greca, autocondannate
all'infelicità, per ragioni oscure e mitologiche, succubi di una natura
cattiva e imprescindibile;
Grottesco perché ritrae figure femminili arcaiche, molto vicine ai primati,
ma di un genere diverso dall'homo sapiens (credo sia l'homo rudolfensis);
Creature affannate appresso a problemi sciocchi, in preda a istinti
meccanici, inspiegabilmente non istruite a essere individui;
O forse 8 donne sfortunate? disadattate e mal accoppiate a uomini
sbagliati(?) … un curioso amplein in questo caso;
Fortunatamente nel posto in cui vivo, nel presente, queste donne si
incontrano raramente, sono eccezioni o una sfigata forma di anamnesi;
(mi chiedo se la scelta 66-96 è voluta, il 96 è già molto tempo fa')(mi
chiedo se una fiera di nevrosi sia utile a qualcosa);
Ma veniamo al film; c'è una distanza stilistica tra le due partite,
posticcia e paonazza la prima parte (oltreché recitata malamente), concreta
e in effetti cinematografica (sia chiaro all'italiana) la seconda, per
contrasto addirittura ermetica;
"Teatrale" la recitazione delle madri: Ferrari/Cortellesi/Massironi (solo la
Buy promossa)(forse l'abitudine alla piece ha reso la recitazione di questo
atto starnazzante e speziata; le madri sono spesso imbarazzanti: La
Cortellesi pare aver esaurito il suo registro drammatico, non è mai
credibile dietro a quel grugnetto nervoso (spero in un abbaglio); La
Ferrari, meglio tacere;
E poi sarebbero questi gli anni '60? qualche vestito colorato e una canzone
di Mina intermittente? Direi che manca qualcosa;
La seconda partita nettamente migliore, verosimile innanzitutto, e senza
quegli imbarazzi che ti obbligano a distogliere lo sguardo;
molto brave le quattro figlie (Pandolfi, Rohrwacher, Crescentini)(e anche la
Milillo, madre in teatro, qui la più vistosa delle figlie);
è inteso che se per voi
"teatrale" non è un dispregiativo, bhe… allora ignorate pure tutte le mie
parole caotiche;
Nota_ è curioso riscontrare che la cinematografia incominci sui
titoli di coda, accanto allo scorrere dei tecnici, vediamo i dettagli dei
momenti evocati nelle conversazioni: ricordi, dolori, impressioni che
credevamo a noi inaccessibili o privatissime; (forse banale ma) quello è
cinema (li ci trovi anche il Monteleone che speravi).
08:03:2009
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