drive

di Nicolas Winding Refn

con Ryan Gosling, Carey Mulligan

di Giorgio CARELLA

 

30*/lode

 

Diciamolo subito, di modo che non ci siano perdite di tempo, DRIVE, Palma d'oro alla regia al festival di Cannes del 2011, è un capolavoro. Con il tempo diventerà una sorta di L’ODIO o LE IENE e cose di questo genere. è un film vero, di quelli che aprono il cuore e la fantasia. Di quelli fatti di immagini, velocità , amore, forti emozioni. è un cinema che racconta l'anima e non una brutta copie della realtà. Io sono rimasto folgorato, schiacciato sulla sedia per tutti i suoi 90 minuti. Drive, interpretato da un Ryan Gosling in grande forma è uno stuntman fuoriclasse che corre sui set di giorno e guida per i rapinatori la notte. In bilico sulle quattro ruote e su una morale tutta americana di cosa vuol dire lavorare duro, aspetta la grande occasione, quella di sfondare nel circuito dei piloti professionisti. Ma l'amore lo sorprende inaspettatamente e si troverà a giocare il tutto per tutto.
Diretto dal danese Nicolas Winding Refn (regista di Bronson e Valhalla Rising), sceneggiato da Hossein Amini (Le Ali Dell'Amore), Drive è tratto dall'omonimo romanzo pulp di James Sallis ed è uno di quei casi in cui da un grande romanzo viene tratto un grande film e non c'è necessità di metterli a confronto. Se potete leggetelo prima di vedere la pellicola, ne vale la pena. E nella trasposizione, quello che poteva davvero essere difficile era dare una forma vera al Il personaggio di Drive che si presenta fondamentalmente come è un giocatore d'azzardo, imperscutabile nel momento di peggior stress psicofisico. Sempre sulla linea fra la vita e la morte, fra la morale e l'amorale, fra il cinema e la vita. Ma mentre la letteratura permette di parlare in prima persona di emozioni, pensieri e sensazioni, nel cinema quello che conta è ciò che succede e molto meno quello che pensano i personaggi. La sfida però è stata ampiamente superata realizzando un film colorato, sudato, brillante e coraggioso. Un caso di incontri perfetti fra un attore in stato di grazia, un regista che ha davvero una visione dell’universo e uno scrittore fuori dall’ordinario. è anche uno strepitoso esempio di come il coraggio premia e porta anche denaro, uno dei motivi veri che decretano il successo di un film e che permettono alle storie di andare avanti. E proprio il ricordarsi che il cinema è anche un’industria. di denaro e di emozioni che il personaggio di Drive ci colpisce e il film ci conquista. Perché il nostro sembra davvero essere una metafora, una impersonificazione del senso del cinema allo stato puro. Un lavoro sulla recitazione davvero particolare devono aver fatto insieme Ryan Gosling e Il regista Refn, un lavoro tendente ad incrociare il carattere dello stuntmen (quindi quello dell’Uomo-macchina) e quello del giocatore d’azzardo. Un mix che crea un personaggio potenzialmente iconico, come Clint Eastwood di Un pugno di Dollari o il Marlon Brando di Apocalypse now. Il nostro Drive cavalca una Los Angeles vertiginosa, guidando con piglio etico ed esistenziale. è un momento di crisi per il cinema d’oltreoceano, è evidente, non si spiegherebbero altrimenti film su supereroi, sequel di seguel, seguel di film di supereroi, ma ecco che, ben consapevoli di questo, le case di produzione guardano ad autori europei o asiatici, a registi di cultura, a stranieri in grado di re-immaginare l’America. Ed ecco che qui troviamo un regista danese che racconta un noir di nuovo stile esattamente come Fritz Lang, tedesco, racconto il noir de “La Strada Scarlatta”. Emozionante, violento, sentimentale, gigantesco. Andate assolutamente a vederlo e usciti dal cinema non fatevi prendere la mano dalla vostra automobile.
 

08:11:2011

(*) non lo avevo mai dato da quando scrivo per Kinematrix..

drive

Regia Nicolas Winding Refn

Stati Uniti 2011, 104'
01 Distibution
DUI: 30/09/2011

Drammatico