COLPO GROSSO AL DRAGO ROSSO
di Brett Ratner
con Chris Tucker e Jackie Chan



La strana coppia torna a far ridere, ma all'ormai classico duo poliziotto bianco-poliziotto nero si sostituisce qui un afroamericano di Los Angeles e un cinese di Hong Kong.
Una netta sensazione di "già visto" si palesa fin dai titoli di testa, accompagnati da immagini turistiche di palazzi e monumenti come in un qualunque telefilm americano degli anni '80.
Subito si piomba nella storia: James Carter (Chris Tucker), detective di colore di Los Angeles, si trova in vacanza a Hong Kong presso il suo amico Lee (Jackie Chan), ispettore di polizia, il quale non trova niente di meglio che coinvolgerlo in una pericolosissima indagine sul clan delle Triadi, sospettato di un attentato all'ambasciata americana di Hong Kong.
Capo di suddetta organizzazione è Ricky Tan (John Lone), ex poliziotto con il quale Lee ha un conto in sospeso legato alla morte del proprio padre, poliziotto anch'egli e collega, all'epoca, di Ricky.
L'ovvio finale arriva dopo spettacolari e spesso funamboleschi combattimenti di arti marziali, vera struttura portante (e ritmica) del film.
Naturalmente si ride anche, con Chris Tucker classico nero americano spaccone alle prese con gli ancor più classici stereotipi sull'oriente; ci scorrono quindi davanti cinesi stonati che si dilettano col karaoke nei locali, donne cinesi bellissime e ammiccanti in centri massaggi paradisiaci, e le immancabili scene al mercato di strada con galline svolazzanti.
Qualche incongruenza linguistica qua e là: a volte i personaggi cinesi parlano tra loro nella propria lingua (sottotitolata per il pubblico), a volte no; ben venga, altrimenti il film risulterebbe indigesto, ma un po' di coerenza non guasterebbe.
Da apprezzare la quasi totale assenza di volgarità: non un nudo (a parte quello comico dei due protagonisti), non una battuta "spinta", il che lo rende un film adatto anche a un pubblico non adulto.
Nel suo genere un film che funziona, con momenti divertenti e ottime coreografie di combattimento, con le immancabili vetrate rotte, fughe dalle fogne e voli dalle finestre.
Insomma, chi cerca questo genere di film non rimarrà certo deluso.

Voto
: 24/30
che sale a 25 grazie al backstage sugli errori incorsi durante le riprese (in alcuni punti davvero esilarante) mostrato durante i titoli di coda.

Voto: 23/30


Manuela PINETTI
24 - 04 - 02


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