Dovete affondare le unghie nei braccioli per scampare il
piantino obbligato de La custode di
mia sorella (oppure piangete, lasciatevi andare...);
Che cosa succede se si scopre che la propria figlioletta ha la leucemia?
Sara (Cameron Diaz drammatica) e Brian (Jason Patrick) si trovano
improvvisamente in questa brutta situazione; la loro piccola Kate (Sofia
Vassilieva, io me la ricordo per la serie “Medium”) contrae una rara forma
di leucemia e tutto cambia, si lascia il lavoro, ci si carica di rabbia e di
coraggio, si tentano tutte le strade possibili…
E allora nasce Anna, sorellina minore, copia genetica di Kate (concepita in
vitro) salvatrice predestinata, nel senso di donatrice compatibile, ultima
speranza;
Anna e Kate crescono e con loro i trattamenti, sempre più invasivi, forse
inutili; sebbene il legame con la sorella maggiore sia forte, questo far da
clone, da astanteria di pezzi di ricambio diventa quel tantino
insostenibile… e allora Anna denuncia i genitori (letteralmente, si rivolge
all’avvocato vanesio ma onesto Alec Baldwin) reclamando i diritti sul
proprio corpo;
Di qui il ginepraio dell’andar contro la madre incaponita e contro il
conformismo del sacrificio (più facile a dirsi che a farsi e arduo in ogni
caso per un’undicenne)…
Nick Cassavetes melodrammatico (è Cassavetes figlio – lo dico per i più
giovani che si potrebbero confondere, il padre è morto) ma decoroso, visto
il tema a rischio di pietismo e anzi è encomiabile la totale assenza di
preti o protagonisti in chiese deserte, inginocchiati e assorti che guardano
a mezz’aria; ma per il resto poca “cinematography”;
Il tema è da "film tv", di quelli "senza titolo" che da noi li mandano nel
pomeriggio o magari in prima serata ma d'estate e senta battage;
Destinato al dimenticatoio, a esser ricordato come quel film "dove c'è
Cameron Diaz che sua figlia c'ha la leucemia e poi fa un'altra figlia
che..."
Rimane il fatto che se vi prende nel giorno sbagliato il signor Kleenex® si
strofina le mani;
06:09:2009
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