CURSED

IL MALEFICIO
di Wes Craven

Con Portia De Rossi, Jesse Eisenberg,

Christina Ricci, Shannon Elizabeth

di Flavio GIOLITTI

 

Non riuscirà sicuramente Wes Craven, in compagnia dei partner abituali Marianne Maddalena e Kevin Williamson (rispettivamente produttrice e sceneggiatore-coproduttore), a sbancare ancora una volta il botteghino con questa nuova rilettura ironica di una classica tematica dell’horror, contrariamente a quanto accadde invece con SCREAM una decina di anni prima; e non tanto per il fatto che l’assai simile GINGER SNAPS lo ha preceduto di quasi un lustro (Craven dimostra infatti di conoscere i meccanismi della paura, ed i relativi risvolti grotteschi, molto meglio del più giovane collega John Fawcett, rendendo il proprio prodotto di gran lunga più digeribile almeno nel corso del primo tempo), quanto invece perchè la gestazione troppo lunga e travagliata dell’atteso CURSED non può essere evidentemente spiegata che con eccessivi rimaneggiamenti imposti dai distributori in fase di avanzata realizzazione con lo scopo di ammorbidirne i contenuti e di smorzarne la cattiveria.
La storia dei due sfortunati protagonisti (l’accoppiata fratello/sorella, binomio tornato prepotentemente in auge da JEEPERS CREEPERS in avanti) che investono con l’auto un gigantesco lupo mannaro, lesto in seguito a ferirli, prende subito la giusta direzione, illustrando con il dovuto brio tutte le immaginabili conseguenze: strani segni compaiono sui loro corpi, preludendo a mutazioni caratteriali e corporee dalle quali le vittime non tardano a dimostrarsi disgustate ed affascinate al tempo stesso, e di cui talvolta faranno uso per difendersi dai nemici sull’onda di una vivace colonna sonora; Craven fa sobbalzare più volte sulla poltrona ed abbonda in citazioni cinefile, facendo muovere i personaggi sullo sfondo di strade storiche quali Hollywood Boulevard e Mulholland Drive, popolando un museo delle cere con riproduzioni di miti dell’horror (oltre all’uomo-lupo impersonato da Lon Chaney jr., ci sono anche il Nosferatu di Murnau, ed il “Suppliziante” Pinhead, presenza fissa della saga di HELLRAISER), recuperando ancora una volta un interprete del telefilm HAPPY DAYS (dopo la breve apparizione in SCREAM di Henry “Fonzie” Winkler nel ruolo del preside, tocca ora a Scott Baio nella parte di se stesso), affollando al solito il cast di presenze che ricordano questa o quella serie televisiva più recente (lo stesso coprotagonista Joshua Jackson è un esempio lampante) e tornando, dopo il truce incipit di SCREAM 2 ambientato in una sala cinematografica, ad omaggiare DEMONI grazie ad una sequenza (quella delle due ragazze nella toilette) che recupera addirittura alcune identiche inquadrature di quella analoga del capolavoro di Lamberto Bava.
Dopo il folgorante inizio, però, il giocattolo si rompe, e la preoccupante assenza di gore (il regista aveva dimostrato di saper osare ben altro nei primi due SCREAM) lascia ben pochi dubbi circa l’autentica paternità del deludente happy-end verso cui la vicenda inesorabilmente declina.
E’ auspicabile che, lasciatosi alle spalle l’ennesimo mezzo passo falso (anche se per nulla paragonabile, fortunatamente, a BENEDIZIONE MORTALE, INVITO ALL’INFERNO o DOVEVI ESSERE MORTA), Wes Craven possa tornare al più presto al massimo della forma; potrebbe magari accadere grazie all’annunciato PULSE, rifacimento più volte rinviato del giapponese KAIRO di Kyoshi Kurosawa, nella speranza che la presenza dietro la mdp dell’autore di autentiche pietre miliari come L’ULTIMA CASA A SINISTRA, LE COLLINE HANNO GLI OCCHI e NIGHTMARE riesca almeno ad eliminare l’insostenibile lentezza dell’originale, giustificando una volta tanto l’esigenza di rigirare negli Stati Uniti l’ennesima pellicola orientale.
 

Voto: 24/30

28:03:2005

CURSED

il maleficio

titolo originale: Cursed

Regia: Wes Craven
Anno: 2004
Nazione: Stati Uniti d'America
Data uscita in Italia: 25:03:2005
Genere: Horror