crossing over

di Wayne Kramer

con Harrison Ford, Ashley Judd

Altri interpreti: Jim Sturgess, Ray Liotta

 

 

26/30

 

L'immigrazione clandestina vista attraverso gli occhi degli statunitensi ci viene raccontata in questo film ad episodi in cui si intrecciano varie storie che si intersecano fra loro, varie storie in cui il tema si interseca anche con lo schock culturale, con la reale necessità di innestarsi in un mondo in grado di darti più possibilità della tua terra d'origine, con il problema dei retaggi culturali che ognuno si porta dietro.

Harrison Ford è un agente dell'Immigration and Customs Enforcement in piena crisi di coscienza, Ashley Judd un avvocato difensore che si batte per far capire che l'immigrazione è una ricchezza e non un pericolo e suo marito Ray Liotta un addetto dell'ufficio immigrazione che valuta le richieste di ammissibiltà di cittadinanza. Il problema vien quindi analizzato su più livelli. Le storie raccontano la richiesta di una madre messicana espulsa si supportare la vita del figlio piccolo, di come le opinioni personali di una adolescente del Bangladesh possano dar fastidio all'FBI, di come un musicista inglese cerchi di restare negli USA per costruirsi una carriera, di come una ragazza australiana sia disposta a prostituirsi pur di ottenere la carta verde e di come sia facile per un ragazzo coreano non capire come trovare un posto nella nuova cultura che si trova ad affrontare.
Il film però, nonostante gli ottimi proposti da l'idea di restare in superficie, soprattutto perchè spesso scivola in una certa prevedibiltà negli intrecci e in un certo sentimentalismo che pare più teso ad ottenere una reazione da parte dello spettatore che ad analizzare più seriamente le implicazioni profonde dei temi che si stanno affrontando.
Insomma, forse troppe storie che non hanno il tempo si svilupparsi davvero mentre sarebbe stato meglio raccontarne di meno ma in maniera più attenta.
Il film però ha anche il merito di affrontare alcuni argomenti scomodi e quello della ragazza del Bangladesh Taslima Jahangir (una ottima Summer Bishil) è il più riuscito perché si entra nel tema non solo dell'immigrazione, ma soprattutto in quello dello scontro culturale e del problema della libertà di opinione. L'America sembra disponibile ad accettarti ma a patto di pensarla come lei.
Devo dire però che il film ha soprattutto una certa personalità nell'utilizzo della macchina da presa. Wayne Kramer riesce a stare dietro agli attori con sobrietà ma anche a muovere il suo occhio senza esserne schiavo e cercando di trovare un modo più personale di lavorare soprattutto sulla città di Los Angeles facendola apparire come un immenso coacervo di storie di vita che però rimangono facilmente schiacciate dall'ingranaggio della sua metropolitaneità immensa..a tratti meravigliosa e affascinate ma anche indifferente agli avvenimenti che la riguardano.
Un film non del tutto riuscito ma che comunque ci da modo di riflettere su un tema pesante senza affrontarlo in maniera eccessivamente leziosa o politicamente corretta.
 

10:07:2009

 crossing over

Regia Wayne Kramer

Stati Uniti 2009, 113'

DUI: 26 giugno 2009
01 Distribution

Drammatico