cosmonauta

di Susanna Nicchiarelli

con  Claudia Pandolfi, Susanna Nicchiarelli

di Anna FERRENTINO

 

28/30

 

Luciana, una ragazzina che si nutre di amore per lo Spazio e per il partito fin da piccola, grazie al fratello Arturo, colpito da epilessia, vive un uno spazio tutto suo.

Luciana vive alla ricerca della conquista della libertà, ma non senza cadere nei traumi adolescenziali, come amare e non essere corrisposti per poi avere più di un fidanzato e rubare il ragazzo a una compagna: sono cose che non si fanno, e Luciana è troppo aggressiva, troppo impulsiva, troppo spregiudicata, tanto da essere condannata dal partito e allontanata dal circolo. 

 

Ancora una volta gli schermi Veneziani si colorano di Rosso.

Dopo la presentazione del film Le ombre rosse di Francesco Maselli, anche Susanna Nicchiarelli si cimenta in un’opera di sfondo politico. Anche se, diversamente, Cosmonauta vuole essere una meravigliosa favola senza tempo, dove gli anni del Comunismo vengono usati da sfondo alla sua storia.

“No mamma, si chiamano Cosmonauti”: cosi diceva Arturo alla madre (Claudia Pandolfi) quando gli chiedeva cosa volesse fare da grande. Siamo nel 1957, quando l’Unione sovietica lancia Laika nello spazio, periodo di grande rivalità con l’America.

La protagonista Luciana (per la prima volta sullo schermo Miriana Raschillà) ricorda tanto il personaggio di Vic de IL Tempo delle mele, con quello sguardo apparentemente duro ma con la stessa fragilità di Vic. Ragazzine che scoprono i primi amori, le prime delusioni, nel caso di Luciana, e anche dei forti traumi familiari con la perdita del padre, “Compagno” molto amato, con l’aggiungersi del cattivo rapporto che viene a crearsi con il padrino (uno straordinario Sergio Rubini). Il disagio adolescenziale di Luciana cresce sempre di più, tanto da ripercuotersi anche su suo fratello Arturo, che probabilmente a causa delle medicine vive in un mondo spaziale colorato di rosso, con una forte passione per il partito. Una passione da cui Luciana è influenzata fin da piccola: ci viene presentata mentre fugge dalla cerimonia della prima comunione, dicendo “ lì non ci torno perchè Io sono comunista”. Verrebbe da pensare che in un momento così delicato, come il nostro mondo politico a livello universale, non si lasci molto spazio agli uomini di credere ancora in qualcosa: è proprio nella sezione Trulli che si può trovare quella passione per un credere, dove gli uomini anche se con il proprio maschilismo sostenevano i valori e i diritti di ogni compagno. Il carattere ribelle di Luciana si scontra con quello di Marisa, che cerca di farsi spazio nel mondo degli uomini sostenendo le iniziative delle compagne: soprattutto Valentina Tereshkova, la prima donna cosmonauta, che diede una forte svolta al mondo femminile.

Donne alla ricerca di una propria identità, che la Nicchiarelli non dimentica di mostrare anche nelle loro debolezze, ricucendole in modo particolare su Luciana, che si innamora non corrisposta del Compagno: questo la spinge  fra le braccia di un altro compagno, sempre della stessa sezione, ma la competizione con l’amica più bella la porta a combinare ulteriori casini, anche di accettare il tradimento, e sostenere iniziative come quelle di distruggere la sezione dei socialisti che avevano cambiato idee politiche (“Traditori”). Le sue debolezze la allontanano anche dalla famiglia, ma soprattutto dal fratello, che scompare per giorni dopo essere stato cacciato dalla sorella…

La ricerca della libertà, i diritti per una libertà data a tutti, la libertà di amare chi si ama, traspaiono da questo film con la leggerezza con cui si raccontano le favole, lasciando spazio ai ricordi per chi li ha vissuti: un rispecchiarsi anche per noi giovani…

 

08:09:2009

Cosmonauta
Regia Susanna Nicchiarelli

Italia 2009, 85'

DUI: 11 settembre 2009
Fandango
Commedia