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Destinato a mettere d’accordo tutti in
un’edizione della Mostra del Cinema che ha visto il tasso polemico
mantenersi nella norma, il nuovo film di Tim Burton ha ricevuto
un’accoglienza forse non commisurata all’effettiva qualità dell’opera. Il
furore visionario di Burton, addomesticato da una sceneggiatura dai toni
delicatamente gotici e da un look che ricorda un NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS
asciugato di alcuni svolazzi surreali, convince ad ogni prova tanto
l’Accademia della Critica quanto i Cinefili Barricaderi. E, in effetti,
CORPSE BRIDE brutto non è. Ma neppure è il capolavoro che qualcuno ha voluto
scorgere nei settantacinque minuti di virtuosismi in stop motion di
marca Burton/Johnson. La storia titilla le corde del macabro e del
grottesco, ma siamo dalle parti del minimo sindacale in termini di potenza
visiva e creatività (in questo senso LA FABBRICA DI CIOCCOLATO è avanti anni
luce), mentre l’animazione, come detto, è lo stato dell’arte dello stop
motion ma poco aggiunge a quanto visto nel ben più solido NIGHTMARE
BEFORE CHRISTMAS. La Totentanz quasi disneiana e la fuga nel bosco del
promesso sposo, straniante trasposizione animata di una visione da Hammer
Films, valgono da sole il prezzo del biglietto (ma ci saremmo accontentati
del nome del regista per giustificare i sette euro del multisala), ma il
miglior Tim Burton è altra cosa. Un divertissement di classe, seppure
a tratti si ha l’impressione di assistere a Tim Burton che copia Tim Burton.
Voto: 25/30 09/09/2005
Tutte le recensioni di Venezia 2005 |
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